Il negozio Gandola chiude dopo 164 anni, colpa di piazza Affari

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LECCO – Il negozio del colorificio Gandola ha chiuso i battenti dopo ben 164 anni di attività. Sabato scorso è stato l’ultimo giorno di lavoro in quel di Lecco.

Una lunga storia quella del noto colorificio, cominciata nel 1848 quando Pietro Gandola aprì il negozio nel centralissimo Vicolo San Giacomo dove oggi si trova la Sma, poi il negozio venne trasferito in Via Roma proprio d’innanzi all’allora Upim (ora Coin) per poi traslocare, nel 1999, in Piazza Affari fino a oggi. Nel frattempo l’attività è passata da padre in figlio, con il signor Pietro che passa la mano al figlio Angelo, il quale, a sua volta, lascia l’attività al proprio figlio, anche lui Pietro, attuale titolare.

Dietro al bancone, nell’ultimo giorno di lavoro, abbiamo trovato la moglie di Pietro Gandola, Daniela Rusconi e lo storico dipendente Franco Sacchi (nella foto in alto).  “Il negozio chiude, ma non il colorificio – precisa la signora – la produzione di vernici di via Tagliamento a Lecco rimane e in più ci trasferiremo con un secondo punto di produzione nel comune di Pescate con annesso un punto vendita aperto al pubblico, ma che nulla avrà a che fare con il negozio di belle arti di Lecco, dove fino a oggi abbiamo venduto principalmente articoli per pittori, artisti e studenti”.

Il motivo principale che ha portato la famiglia Gandola alla chiusura del negozio è preoccupante: “La situazione in cui versa piazza Affari è scandalosa. Al di là dei lavori in corso, i disagi sono enormi ed è sempre meno la gente che viene in negozio. Una situazione che stiamo subendo ormai da 8 anni e che non sappiamo quando si risolverà. Già sono stati anni di crisi, poi questa situazione penalizzante ci ha portato a decidere per la definitiva chiusura, senza dimenticare che questa zona di Lecco è diventata piuttosto pericolosa. E’ stata una decisione sofferta, ma inevitabile”.

A tutto questo si aggiunge il pensionamento del signor Sacchi: “Dispiace concludere 41 anni di lavoro passati in negozio in concomitanza con la sua definitiva chiusura. Tuttavia la situazione non era più sopportabile ed effettivamente il cantiere di Piazza Affari ha contribuito enormemente alla riduzione degli introiti. Quindi, pensare di assumere una nuovo dipendente e istruirlo, visto che si tratta di un negozio di articoli che richiedono una certa preparazione e conoscenza, non ne valeva la pena. Certo che dispiace pensare che un negozio così storico debba chiudere”.

Già, un negozio storico, che per più di un secolo e mezzo è stato una sorta di piccola “mecca” per generazioni e generazioni di pittori, artisti locali, studenti o semplici appassionati di pittura e belle arti. Con la chiusura del negozio del colorificio Gandola se ne va un pezzo di storia di Lecco.