Lecco al lavoro per l’occupazione giovanile sempre più in crisi

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«Dal 2007 a oggi nella Provincia di Lecco abbiamo registrato un calo di occupazione di poco superiore alle 3000 unità, sopratutto nel metalmeccanico e nelle costruzioni, pari all’1% dell’occupazione totale».

Si è aperta così la relazione di Luca Schionato, Ricercatore del Gruppo Class, durante la presentazione del “Report Young: Youth on the move”, che si è tenuta oggi, mercoledì, alla Casa dell’Economia di Lecco, alla quale erano presenti anche Rosella Pulsoni, segretario generale della Camera di Commercio di Lecco, Luca Teti, assessore all’Istruzione e Formazione Professionale della Provincia di Lecco, Alberto Riva, presidente di Network Occupazione Lecco e il professore Mario Mezzanzanica, direttore del Crisp (Centro di Ricerca universitario per i Servizi di Pubblica utilità) dell’Università Bicocca.

«Il dato che più impressiona e che si è mosso più repentinamente – ha proseguito Schionato – è quello del tasso di occupazione giovanile, che passa dal 41,8% del 2006 al 25,9% attuale. Forte anche la presenza dei “nènè”, cioè giovani che né studiano, né lavorano, che a Lecco sono attorno alle 2800 unità». Ovviamente diminuisce anche la presenza dei giovani nelle imprese: «E’ rilevante il fatto che la popolazione delle imprese è invecchiata in tutti i settori – aggiunge il ricercatore – Non avere energie fresche è un problema sostanziale guardando al futuro aziendale». Un’altro problema è legato alla ricerca di determinate figure professionali, in alcuni casi introvabili, «Siamo di fronte a un paradosso: alcune aziende hanno necessità di reclutare determinate figure professionali, sopratutto alcuni tipi di diplomati tecnici, ma la scelta di molti studenti è quella di proseguire gli studi nella speranza di ambire a professioni migliori».

Alberto Riva, Presidente di network Occupazione Lecco ha invece sottolineato che: «Il nostro territorio si caratterizza per un’alta occupabilità degli under 30 con un diploma o una laurea. Tutto ciò grazie a un sistema scolastico di qualità, e alla presenza del Politecnico, che è un punto di eccellenza del territorio. Noi vogliamo che l’offerta formativa delle nostre scuole sia sempre più adeguata e coerente con le richieste delle aziende. La priorità per il 2012 sarà quella di realizzare un’indagine tra le aziende per individuarne le eigenze e le necessità. Ci confronteremo con le imprese per capire quali possono essere i profili professionali più interessanti, le informazioni ottenute da questo confronto verranno inoltrate dalla Provincia agli enti di formazione della scuole superiori per calibrare al meglio l’offerta formativa. È un obiettivo molto ambizioso, ma lo riteniamo indispensabile per continuare a garantire ai giovani del nostro territorio una maggiore possibilità di occupazione nel futuro».