Nuove tutele per 600 mila lavoratori
“Un riconoscimento importante che riflette il cammino compiuto negli ultimi anni”
LECCO – È stato rinnovato il contratto collettivo nazionale della somministrazione, che garantirà tutela a circa 600 mila lavoratori su tutto il territorio italiano.
“Si tratta di un rinnovo particolarmente significativo – ha dichiarato Davide Lagravinese, coordinatore FELSA CISL Monza Brianza Lecco – perché per la prima volta vengono disciplinate in modo organico le relazioni sindacali del comparto. Un riconoscimento importante che riflette il cammino compiuto negli ultimi anni, durante i quali la rappresentanza e il confronto tra le parti sono cresciuti in modo esponenziale”.
Particolare rilievo è stato attribuito al sistema della bilateralità, da sempre fiore all’occhiello del settore e vero valore aggiunto della somministrazione. In questo rinnovo, tale sistema viene ulteriormente potenziato grazie a un significativo investimento in ambito welfare.
“Abbiamo introdotto un incremento del 20% su tutte le prestazioni della bilateralità di Ebitemp, il nostro sistema di welfare che garantisce risorse concrete ai lavoratori delle agenzie – ha proseguito Lagravinese – Inoltre, grande novità, è stato istituito un welfare sanitario convenzionato per la prevenzione e la diagnostica privata, che consentirà a lavoratrici e lavoratori di accedere alle cure senza gravare sul bilancio familiare”.
Ottime notizie anche per chi decide di allargare la famiglia. “Abbiamo ottenuto una tutela fondamentale per le lavoratrici somministrate a tempo indeterminato, se dichiarano la gravidanza e l’azienda interrompe la missione, l’agenzia per il lavoro sarà tenuta a corrispondere il precedente stipendio fino al compimento del primo anno di vita del bambino” ha spiegato Lagravinese.
Inoltre, Lagravinese ha aggiunto: “Sono stati introdotti contributi specifici per le lavoratrici in disponibilità post maternità e per l’acquisto di materiale didattico destinato ai figli che frequentano la scuola materna”.
Un’altra importante conquista riguarda l’indennizzo per il mancato preavviso della proroga, una problematica che interessa molti lavoratori a termine. Se l’agenzia non comunicherà la proroga almeno tre giorni prima della scadenza del contratto, sarà tenuta a corrispondere un indennizzo di 20 euro al giorno sotto forma di welfare.
“Attraverso il negoziato abbiamo raggiunto uno degli obiettivi principali che ci eravamo posti fin dall’inizio: elevare la qualità del lavoro in somministrazione, garantendo al contempo una flessibilità contrattuale efficace per le imprese e, soprattutto, sostenibile e rispettosa della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori” ha concluso Davide Lagravinese.

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