Nel lecchese più uscite dal lavoro che nuove assunzioni. Ma…

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A Lecco crescono le assunzioni previste (+16,2%), specie nel manifatturiero e nel commercio; in forte crescita le assunzioni di donne: 1.500 unita’ (+83,7%.

E’ ancora negativo il saldo tra entrate e uscite di personale previste dalle imprese lecchesi, lombarde e italiane nel 2011.

I risultati della XIV edizione dell’Indagine Excelsior – realizzata da Unioncamere Nazionale in collaborazione con il Ministero del Lavoro e le Camere italiane – mostrano come il periodo di difficoltà per il mercato nazionale del lavoro proseguirà anche nel 2011. Infatti i saldi tra entrate e uscite di personale previste sono tutti negativi: -270 unità quello della nostra provincia (3.650 assunzioni[1] e 3.920 cessazioni, -0,3%), -9.620 in Lombardia (139.190 assunzioni e 148.810 cessazioni, -0,4%) e -19.270 in Italia (227.650 assunzioni e 246.920 cessazioni, -0,5%). Lecco evidenzia un tasso di uscita[2] nettamente inferiore a quello della regione e dell’intero Paese (5% contro il 5,8% lombardo e il 6,4% nazionale), ma anche il tasso di entrata[3] è più basso (4,6% contro il 5,4% della regione e il 5,9% dell’Italia).

É pur vero che, secondo le previsioni delle imprese lecchesi, il numero totale delle assunzioni previste sarà superiore a quello del 2010 (4.240[4] contro 3.650, +16,2% contro il +2,8% lombardo e il +1,4% nazionale); in particolare crescono le assunzioni non stagionali (+29,8%, contro il +20,5% della Lombardia e il +7,8% dell’Italia), mentre calano le assunzioni stagionali e le collaborazioni a progetto (rispettivamente -2,3% e -18,1%, contro il -5% e il -30,6% della Lombardia, e il +0,3% e il -16,8% nazionale; cfr. grafici 1.1, 1.2, 1.3 e 1.10 dell’allegato statistico).

“Un dato particolarmente significativo” – commenta il Presidente dell’Ente camerale Vico Valassi“è quello riguardante le assunzioni dei giovani: oltre il 40% delle entrate previste dalle nostre imprese riguarderà persone sotto i 30 anni, percentuale superiore sia rispetto al dato regionale (37%) che a quello nazionale (35%). Nonostante la non facile congiuntura, le nostre aziende sono disposte a investire sui giovani e sulla loro formazione, come dimostra il fatto che oltre un terzo (34,8%, nel 2008 il dato era del 22,9%), delle aziende lecchesi ha effettuato corsi di aggiornamento nell’ultimo anno”.


[1] N.B. Il dato non comprende le assunzioni previste dalle imprese relative ai collaboratori a progetto; si riferisce, pertanto, esclusivamente alle assunzioni non stagionali e stagionali.

[2] Corrisponde al numero di cessazioni previste ogni 100 dipendenti presenti in azienda al 31/12/2010.

[3] Corrisponde al numero di iscrizioni previste ogni 100 dipendenti presenti in azienda al 31/12/2010.

[4] N.B. Il dato comprende anche le assunzioni stagionali (430 unità) e i collaboratori a progetto (590 unità)

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