Lo speciale de Le Iene raccoglie critiche nella città della ‘strage’
L’articolo di Erbanotizie.com
ERBA – “Dopo tredici anni è vergognoso si torni a parlare con insistenza di questo evento così tragico per Erba, si è decisamente passato il segno”.
All’indomani della puntata delle Iene dedicata alla Strage di Erba (qui il link al video) gli erbesi condannano fermamente la speciale inchiesta portata avanti da Antonino Monteleone e Marco Occhipinti.
Il servizio, diviso in cinque speciali, persegue senza fraintendimenti la linea innocentista che sembra dubitare della colpevolezza dei coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati all’ergastolo per l’omicidio di quattro persone: Raffaella Castagna e il piccolo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Ieri sera, martedì, la quinta puntata dello speciale ha avuto come protagonisti Chemcoum Ben Brahim, spacciatore e amico di Azouz Marzouk, compagno di Raffaella Castagna e padre di Youssef, e gli stessi fratelli Castagna. Proprio a loro, lunedì sera, in Consiglio Comunale, era andato il pensiero del consigliere e amico Michele Riva, che aveva espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia tragicamente toccata dagli eventi del 2006.
Anche altri erbesi, che abbiamo ascoltato in queste ore, hanno confermato la loro contrarietà all’ “accanimento mediatico” portato avanti dal noto programma di Mediaset.
Il primo cittadino di Erba, Veronica Airoldi, non ha seguito la puntata delle Iene, come dichiarato: “Non ho guardato la trasmissione, ma trovo veramente vergognoso che dopo tre gradi di giudizio si torni a parlare di questi eventi. Conosco personalmente la famiglia Castagna: sono bravissime persone, toccate da un dolore profondo e inspiegabile. Credo che ora si sia passato il segno”
Sulla stessa linea l‘ex sindaco di Erba, Marcella Tili: “Non ho guardato il programma per principio – ha dichiarato – e mi rifiuto di vedere trasmissioni che speculano su un passato tragico su cui si sono già espressi i giudici. Vorrei esprimere massima solidarietà con tutto il cuore alla famiglia Castagna, a cui sono sempre stata legata da un profondo affetto e amicizia”.
Abbiamo ascoltato anche Enrico Ghioni, sindaco ai tempi della strage, oggi consigliere comunale di minoranza: “Ho vissuto sulla mia pelle questa tragedia incredibile, la città di Erba da quel momento è cambiata. La cosa che trovo veramente aberrante è che a distanza di anni si speculi su quello che è accaduto, non c’è rispetto, non c’è dignità. Il programma mette in croce una famiglia intera. Tra l’altro – ha continuato – c’è un dato fondamentale: l’unico sopravvissuto alla strage, il signor Frigerio, aveva riconosciuto Olindo. Arrivare a dubitare addirittura dei familiari è un’aberrazione assoluta”. Ghioni, come dichiarato, non ha seguito la puntata di ieri sera: “Sono stato male ai tempi dei fatti e ancora oggi la vivo male, hanno riportato in piazza una tragedia”.
“Le Iene stanno esagerando – ha commentato Paola Corbo, fondatrice del Gruppo Sei di Erba Se – avevo guardato le prime puntato sullo speciale, poi ho deciso di non seguirlo più, di proposito. Non so se hanno iniziato a fare questa inchiesta per avere più audience, resta il fatto che distorcono la realtà, e lo hanno già fatto in altri servizi, su altri temi, come ho avuto modo personalmente di sperimentare. Detto questo io, come tanti altri erbesi, conosco bene la famiglia Castagna: non c’è alcun dubbio, dopo tre gradi di giudizio. Ora basta, è ora di finirla” ha concluso.
I fratelli Castagna, Beppe e Pietro, contattati, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito.