Comune: per colpa dei derivati eSWAPporati 1,5 milioni di €

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LECCO – Il Comune di Lecco nel 2004 per estinguere tutti i mutui assunti con la Cassa depositi e Prestiti aveva deciso di emettere un unico prestito obbligazionario ventennale, con rimborso del capitale a scadenza e a tasso variabile, pari a 36 milioni e 551 mila euro. Dopodichè, con l’intenzione di ricreare un profilo di ammortamento del debito contratto – cioè un piano di rimborso che lo tutelasse da possibili forti oscillazioni dei tassi – aveva deciso di sottoscrivere un altro tipo di prodotto finanziario, appunto di copertura, denominato swap. Al primo contratto ne seguì, in soli due anni, un secondo e poi un terzo (quest’ultimo ancora in essere).
Risultato (stando all’ultima perizia commissionata al tecnico incaricato dal Tribunale di Lecco investito della problematica al Comune di Lecco) sono stati sottratti oltre un milione e mezzo di euro dai due istituti di credito (Bnp Paribas e Deutsche Bank) con cui sono stati sottoscritti i tre derivati come commissioni trattenute e non dichiarate definite in gergo “Commissioni ed occulte”.

L’onere di illustrare lo stato dei fatti su un argomento tanto complicato quanto spinoso, è toccato al sindaco Virginio Brivio che lunedì, in Consiglio Comunale, relazione dal professore Cherubini dell’Università di Bologna alla mano, ha cercato di fare il punto della situazione, mentre in sala, tra il pubblico, erano presenti l‘allora assessore al Bilancio Gabriele Perossi in quota al Pdl e il dirigente dei Servizi Finanziari Michele Brivio tutt’ora alle dipendenze del Comune di Lecco che sono state due figure chiave al momento della sottoscrizione degli swap. Furono loro, infatti, che per lo swap ancora in essere della DB scelsero con l’avallo dell’allora Consiglio Comunale, di non indire una gara ad evidenza pubblica per scegliere la migliore offerta, avvalendosi della consulenza della stessa DB (advisor) per trovare la Banca con cui concludere l’operazione.

Facendo un passo indietro, va ricordato che il primo contratto swap risale al marzo 2004 e venne effettuato con Bnp Paribas che comportò “Commissioni ed occulte” per 477.231 mila euro; seguì un secondo contratto sottoscritto nel  2005 con la Deutsche Bank (DB) destinato a coprire le perdite del primo, ma che invece portò – come da relazione presentata dal sindaco – ad un’ulteriore perdita di 434.620 mila euro; quindi ci fù il terzo contratto, sottoscritto sempre con DB che comportò un’ennesima perdita stimata in 648.921 mila euro per un totale di 1 milione  e 560 mila e 772 euro.

Il problema ora è quello di cercare di recuperare qui soldi, impresa ardua, che il Comune può tentare percorrendo due strade: la prima, cercare una mediazione con gli istituti bancari (ma per esempio con Bnp Paribas non sembra esseci alcuna possibilità), la seconda fargli causa. Decisione per nulla semplice ma necessaria per evitare di aumentare le tasse ai lecchesi.