Candidato (in pectore) ad occupare il dicastero dello Sviluppo Economico, l’ex rettore (come lo stesso Mario Monti) della Bocconi Carlo Secchi è stato “bruciato” da Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo nato a Como. Al quale è andata anche la delega a Infrastrutture e Trasporti.
“Cancellata” la calolziese Michela Vittoria Brambilla, nessun lecchese dunque nel governo tecnico di Monti (12 ministri, Monti compreso, più 5 senza portafoglio – senza la presenza di politici).
Contattato telefonicamente da LeccoNotizie, Secchi ha dichiarato di non voler commentare. “Mi sembra un buon governo – si è limitato a dire il mandellese – al quale auguro di lavorare al meglio”. Ma alla domanda specifica sulla sua ventilata presenza nella compagine di Mario Monti, il professore della Bocconi ha confermato il proprio deciso “no comment”.
Alle 17 il giuramento del nuovo governo.
Ecco la lista dei ministri:
Corrado Passera, ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture
Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa
Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno
Paola Severino, ministro della Giustizia
Giulio Terzi, ministro degli Esteri
Elsa Fornero, ministro del Welfare con delega alle Pari Opportunità
Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Lorenzo Ornaghi, ministro per i Beni culturali
Renato Balduzzi, ministro per la Salute
Mario Catania, ministro delle Politiche Agricole e forestali
Corrado Clini, ministro dell’Ambiente
Monti mantiene la delega all’Economia e alle Finanze e proporrà al primo Consiglio dei Ministri la nomina di Antonio Catricalà, ora presidente dell’Antitrust, a sottosegretario della Presidenza del Consiglio.
Nominati anche cinque ministri senza portafoglio:
Enzo Moavero Milanesi (Affari Europei)
Piero Gnudi (Turismo e Sport)
Fabrizio Barca (Coesione territoriale)
Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento)
Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale)