La crisi “fantasma” della Tomasi arriva in consiglio provinciale

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Lavoratori della Tomasi in Consiglio Provinciale
Italo Bruseghini

Durante il consiglio provinciale di martedì, c’è stata la dura presa di posizione da parte del capogruppo Pd, Italo Bruseghini, nei confronti dell’assessore Fabio Dadati, in merito alla questione della Tomasi, una delle tante aziende che attualmente versa in condizioni di grave difficoltà: «Il 31 Dicembre, ovvero tra dieci giorni, scade la cassa integrazione straordinaria per la Tomasi, e l’azienda non ha mai voluto discutere della mobilità. All’inizio contava 182 dipendenti, mentre ora ne conta solamente 42, che è un numero non sufficiente per richiedere questo ammortizzatore, per il quale ne servono almeno cinquanta. Molti di questi lavoratori sono donne che, avendo qualifiche molto particolari, difficilmente riusciranno a trovare un’altra collocazione. Se avessimo monitorato tutto l’anno questo caso, forse adesso non li avremmo lasciati nella disperazione. Questa era un’azienda sana, con un fatturato superiore ai 150 milioni di euro, in cui sono stati però fatti investimenti sbagliati, e ora a pagarli sono i lavoratori». Inoltre Bruseghini ha chiesto che la Provincia relazioni sul lavoro fatto sulle varie crisi aziendali presenti sul territorio.

Fabio Dadati

L’assessore provinciale Fabio Dadati, oltre ad aver dato la disponibilità a stendere una relazione mensile, rispondendo a Bruseghini, ha detto: «Credo che l’amministrazione provinciale stia lavorando con l’obiettivo di svolere il proprio ruolo senza intromettersi tra le parti, con un rapporto di collaborazione reciproco. La Provincia non può intervenire nelle questioni aziendali senza che sia chiamata a farlo. Quanto alla questione della Tomasi, né i sindacati, né l’azienda hanno mai richiesto il nostro intervento».

Durante la discussione sono intervenute in sala delle persone, che poi si è scoperto essere proprio una rappresentanza di lavoratori della Tomasi. Più tardi il commento dell’assessore: «I lavoratori non si sono presentati al sottoscritto ed al Presidente che avremmo potuto salutarli ufficialmente e affrontare subito il problema. I sindacati non hanno mai chiesto l’intervento della Provincia, che peraltro non è mai mancato in alcuna occasione, con oltre 100 tavoli di crisi in due anni e mezzo. Ho chiesto personalmente un incontro con le parti sociali per questo Venerdì sulla questione, ma probabilmente slitterà di una settimana». Non è però sembrato molto ottimista: «Se fossimo stati contattati prima, si poteva sperare di ottenere qualche risultato, ma ora, con tempi così ristretti, non sarà facile».

Lavoratori della Tomasi in Consiglio Provinciale

 

 

Durante il consiglio provinciale di Martedì, c’è stata una dura presa di posizione da parte del capogruppo Pd, Italo Bruseghini, nei confronti dell’assessore Fabio Dadati, in merito alla questione della Tomasi, una delle tante aziende che attualmente versa in condizioni di grave difficoltà: «Il 31 /12 /2011 scade la cassa integrazione straordinaria il 31 /12 /2011. Dadati non ha mai voluto discutere della mobilità, non avendo la disponibilità. All’inizio della procedura, la Tomasi aveva 182 dipendenti, ora 42, di cui molte donne, che avendo qualifiche molto particolari, difficilmente riusciranno a trovare un’altra collocazione. Ma essendo un’azienda che ora conta meno di 50 dipendenti, non hanno diritto alla mobilità. Se avessimo monitorato tutto l’anno questa situazione, forse non li avremmo lasciati nella disperazione. Questa era un’azienda sana, con un fatturato superiore ai 150 milioni di euro, in cui sono stati però fatti investimenti sbagliati, e ora li stanno pagando i lavoratori», a cui hai risposto l’assessore Dadati: «Credo che sia corretto, nell’acuirsi della crisi economica, che da aprile è tornata a stringere la morsa sul territorio, sono disposto a fare una relazione all’inizio di ogni consiglio. Credo che l’amministrazione provinciale stia lavorando con l’obiettivo di svolere il proprio ruolo senza intromettersi tra le parti, mi pare anche con un rapporto di collaborazione reciproco. Sulla Tomasi, non è mai richiesto da nessuno l’intervento da parte della Provincia, che quindi ha preferito lasciare che. Tutte le crisi aziendali vengono seguite da parte mia insieme alla struttura, che stende dei verbali che siglo io. Quando termineremo il nostro mandato, ci sarà traccia formale con i verbali, traccia del lavoro svolto».

Ma le polemiche non finiscono qui, in quanto, proprio durate la discussione, in sala sono intervenute delle persone, che poi si è scoperto essere i lavoratori dell’azienda in difficoltà. Più tardi il commento dell’assessore: «I lavoratori non si sono presentati al sottoscritto ed al Presidente che, sapendolo, avremmo potuto salutarli ufficialmente e affrontare subito il problema. I sindacati non hanno mai chiesto l’intervento della Provincia, che non è mai mancato in alcuna occasione, con oltre 100 tavoli di crisi in due anni e mezzo. Ho chiesto personalmente un incontro coi sindacati per Venerdì sulla questione, ma probabilmente ci sarà settimana prossima.

Durante il consiglio provinciale di Martedì, c’è stata una dura presa di posizione da parte del capogruppo Pd, Italo Bruseghini, nei confronti dell’assessore Fabio Dadati, in merito alla questione della Tomasi, una delle tante aziende che attualmente versa in condizioni di grave difficoltà: «Il 31 /12 /2011 scade la cassa integrazione straordinaria il 31 /12 /2011. Dadati non ha mai voluto discutere della mobilità, non avendo la disponibilità. All’inizio della procedura, la Tomasi aveva 182 dipendenti, ora 42, di cui molte donne, che avendo qualifiche molto particolari, difficilmente riusciranno a trovare un’altra collocazione. Ma essendo un’azienda che ora conta meno di 50 dipendenti, non hanno diritto alla mobilità. Se avessimo monitorato tutto l’anno questa situazione, forse non li avremmo lasciati nella disperazione. Questa era un’azienda sana, con un fatturato superiore ai 150 milioni di euro, in cui sono stati però fatti investimenti sbagliati, e ora li stanno pagando i lavoratori», a cui hai risposto l’assessore Dadati: «Credo che sia corretto, nell’acuirsi della crisi economica, che da aprile è tornata a stringere la morsa sul territorio, sono disposto a fare una relazione all’inizio di ogni consiglio. Credo che l’amministrazione provinciale stia lavorando con l’obiettivo di svolere il proprio ruolo senza intromettersi tra le parti, mi pare anche con un rapporto di collaborazione reciproco. Sulla Tomasi, non è mai richiesto da nessuno l’intervento da parte della Provincia, che quindi ha preferito lasciare che. Tutte le crisi aziendali vengono seguite da parte mia insieme alla struttura, che stende dei verbali che siglo io. Quando termineremo il nostro mandato, ci sarà traccia formale con i verbali, traccia del lavoro svolto».

Ma le polemiche non finiscono qui, in quanto, proprio durate la discussione, in sala sono intervenute delle persone, che poi si è scoperto essere i lavoratori dell’azienda in difficoltà. Più tardi il commento dell’assessore: «I lavoratori non si sono presentati al sottoscritto ed al Presidente che, sapendolo, avremmo potuto salutarli ufficialmente e affrontare subito il problema. I sindacati non hanno mai chiesto l’intervento della Provincia, che non è mai mancato in alcuna occasione, con oltre 100 tavoli di crisi in due anni e mezzo. Ho chiesto personalmente un incontro coi sindacati per Venerdì sulla questione, ma probabilmente ci sarà settimana prossima.»

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