Bellano. Il gruppo Progetto Comune critica il Piano del Diritto allo Studio

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Bellano

Gruppo di minoranza: “Risorse insufficienti per studenti e famiglie”

L’opposizione propone di aumentare borse di studio e contributi per i libri di testo per garantire un sostegno concreto alle famiglie bellanesi

BELLANO – Il Piano del Diritto allo Studio 2025 del Comune di Bellano, recentemente approvato, è al centro del dibattito politico.

“Secondo il Sindaco Rusconi, i proventi ricavati dal turismo consentirebbero di garantire ampi benefici ai cittadini, inclusi gli studenti, tramite il PDS. Il Gruppo di minoranza Progetto Comune, tuttavia, contesta questa visione, sostenendo che il boom turistico del territorio porti più disagi che vantaggi e che le risorse effettivamente destinate a studenti e famiglie siano troppo limitate.”

Il bilancio totale del PDS ammonta a circa 790.000 euro, a cui si aggiungono circa 170.000 euro di contributi da parte delle famiglie per alcuni servizi. Gran parte dei fondi (oltre 500.000 euro) copre servizi obbligatori: trasporto scolastico, mensa, supporto educativo per alunni DSA, arredi e funzionamento degli edifici scolastici, libri di testo per le classi dell’obbligo.

Rimangono quindi circa 110.000 euro destinati a investimenti “reali” sulla formazione, molti dei quali indirizzati a progetti ritenuti dall’opposizione poco prioritari, come:

  • Educatore di Classe: quasi 40.000 euro, nonostante il Ministero garantisca quest’anno la presenza di psicologi in tutte le scuole 
  • Formazione docenti per il progetto Compiti Point: 8.000 euro

Il sostegno diretto agli studenti e alle famiglie, secondo il Gruppo Progetto Comune, resta esiguo:

  • Borse di studio: 6.000 euro totali, assegnate solo agli studenti meritevoli che completano il ciclo di studio. Negli ultimi anni, i beneficiari sono stati pochi
  • Contributi per libri di testo: passano dai 20.000 euro del 2024 agli 8.000 euro attuali, una riduzione significativa

Il Gruppo di minoranza propone quindi di estendere le borse di studio a tutti gli anni scolastici delle scuole secondarie e dell’Università e di garantire contributi per i libri di testo non inferiori al 50% delle spese documentate per tutti gli studenti della scuola secondaria dell’obbligo. Queste misure, secondo loro, rappresenterebbero un modo concreto per ridistribuire la ricchezza del territorio e sostenere realmente studenti e famiglie.