Minoranza non convinta: “L’opera presenta problematiche tecniche e un impatto ambientale significativo”
Contestato l’aumento dei costi
ABBADIA LARIANA – “Nel Consiglio Comunale di sabato 29 novembre, l’Amministrazione di Abbadia Lariana ha sottoscritto una convenzione con la Provincia di Lecco per la realizzazione del “raccordo pista ciclopedonale” e ha approvato il progetto definitivo dell’opera. Tuttavia, ancor prima ancora dell’avvio dei lavori, i costi previsti a carico del Comune sono più che raddoppiati. Non solo: nella convenzione l’Amministrazione si è impegnata a farsi carico sin da ora di eventuali maggiori spese o imprevisti fino alla conclusione dei lavori”.
Così il gruppo di opposizione La Nuova Abbadia Lariana che ha specificato: “L’importo complessivo dell’opera passa da 2.166.468 € a 2.600.000 €, con un aggravio di 387.000 € a carico del Comune di Abbadia, che dovrà reperire risorse per un totale di 787.000 €, ai quali si aggiungeranno i maggiori interessi del mutuo e ulteriori imprevisti”.
“Questi costi riguardano esclusivamente il tratto di raccordo costituito dal sovrappasso e da un segmento di circa 120 metri che costeggerà i condomini Miralago (ex Bolis), per poi reimmettere il traffico ciclopedonale, tramite la strada esistente, sulla provinciale davanti all’ex fabbricato “La Rosa”. In sostanza, questo percorso consentirà a ciclisti e pedoni provenienti dalla nuova ciclopedonale Lecco-Abbadia di passare dal lato sinistro al lato destro della SP 72. Il progetto è realizzato dal Comune di Abbadia Lariana ed è cofinanziato dalla Provincia”.
Quindi elencate le criticità: “L’opera presenta problematiche tecniche e un impatto ambientale significativo, senza risolvere i problemi legati al futuro flusso dei ciclisti provenienti dalla ciclabile. Abbiamo proposto, già durante la campagna elettorale, una soluzione alternativa che non è dispiaciuta, ma a cui non è stato dato seguito con la scusa della tempistica troppo tarda per pensare eventuali variazioni”.
“Non possiamo accettare le motivazioni dell’Amministrazione, secondo cui “i tempi ormai sono tardi per intervenire con una variante”. A nostro avviso, i tempi non sono mai tardi quando si tratta di migliorare un’opera, anche perché la gara d’appalto si terrà nell’estate 2026, c’è ancora margine per interventi tecnici”.
“Non possiamo accettare che i costi raddoppino prima dell’approvazione del progetto esecutivo e della gara d’appalto. Non si può assumere alla cieca il rischio di ulteriori spese e imprevisti. Non si può accendere un mutuo di 787.000 € per un’opera che non risolve le criticità della zona. Non si possono rinviare lavori più utili alla collettività e, al contempo, vincolare il bilancio di questo mandato e delle future amministrazioni con mutui che non portano benefici reali”.
Concludono dalla minoranza: “Non siamo “ossessionati da quest’opera”, come ci è stato detto in Consiglio Comunale: vogliamo solo che i soldi vengano spesi dove serve, per il bene dei cittadini e del territorio di Abbadia Lariana”.

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