Chiuso dal 2021, il vallo medioevale attende una messa in sicurezza
Il Comune punta a valorizzarlo e destinarlo anche ad eventi. Progetto pronto per la Torre Viscontea
LECCO – E’ trascorso un anno dalla chiusura del Vallo delle Mura: l’accesso all’area è stato transennato dopo il sopralluogo effettuato dai tecnici comunali che ha rilevato delle criticità strutturali e di sicurezza.
Il Vallo è un importante bene storico della città, testimonianza della sua fortificazione durante il periodo medioevale e recentemente aveva riscoperto un importante interesse di pubblico grazie anche al Fai che aveva organizzato diverse visite guidate e ‘candidato’ le storiche mura ai ‘Luoghi del Cuore’, raccogliendo oltre 2 mila firme.
Negli anni, però, questo angolo affascinante della città era stato ridotto ad uno spazio frequentato perlopiù dai proprietari di cani e dai loro quattro zampe come ‘sgambatoio’ che come sito storico dalle potenzialità ancora da sviluppare in chiave turistica e ricreativa.
Per questo l’amministrazione comunale, in occasione della necessaria messa in sicurezza, punta ad una valorizzazione del bene degna della sua importanza.
“Le criticità rilevate riguardano la scaletta di accesso, che dovrà essere sostituita, e le mura stesse hanno bisogno di interventi che le possano preservare – spiega l’assessore alla Cura della Città, Maria Sacchi – abbiamo messo a bilancio delle risorse per la progettazione e attendiamo ora l’esito dello studio di fattibilità per capire quanto ammonterà il costo complessivo dei lavori”.
Il progetto di riqualificazione, ci spiega l’assessore, “riguarderà l’intero compendio del vallo, compresi anche i giardini della biblioteca, la fontana a semicerchio e l’arena. Prevediamo l’abbattimento delle barriere architettoniche e rendere fruibile il passaggio sotterraneo per le visite. L’obiettivo è quello dare il giusto valore a questo luogo che potrà essere destinato anche ad ospitare eventi”.
Il filone di opere riguardanti la “Lecco Medioevale” interesserà anche la Torre Viscontea, che è stata acquisita dal Comune nel dicembre del 2020.
“Il demanio ha riconosciuto la proprietà al Comune a fronte di interventi che dovranno essere attuati – ricorda Sacchi – lo studio tecnico economico è stato predisposto ed ora lavoriamo al progetto definitivo”.
Gli interventi in questo caso riguardano la copertura dei canali, il rifacimento degli intonaci esterni, dei serramenti, la manutenzione del pavimento, l’impianto elettrico e illuminotecnico, sistemi di anti-intrusione e antincendio. Il comune ha stanziato 1,2 milioni di euro a bilancio sul 2023 e 400 mila euro per il 2024.