Cooperativa Legler. I soci riavranno solo il 55% delle somme versate

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Il punto vendita di Calolziocorte

PONTE SAN PIETRO – A seguito della presentazione del piano concordatario, la Cooperativa Legler ha organizzato nella serata di ieri, mercoledì 1 agosto, un primo incontro con i soci creditori con libretto di risparmio per l’illustrazione del piano. All’incontro, svolto a Ponte San Pietro dove si trova la sede centrale, hanno partecipato, oltre alla Cooperativa Legler, lo Studio Legale e i Consulenti che hanno assistito la Cooperativa nella predisposizione del piano stesso.

La cooperativa, che ha diversi punti vendita nella bergamasca, possiede anche due storici negozi di abbigliamento e alimentari nel centro di Calolziocorte e, ieri sera (come durante l’incontro svolto nel maggio scorso) erano presenti anche i soci provenienti dalla Brianza e dal Lecchese.

“Ai soci è stato illustrato il contenuto della proposta di concordato, depositata in tribunale il 25 luglio, e che in sostanza prevede per i risparmiatori la restituzione del 55% delle somme versate, ma solo al termine del piano di continuità aziendale – ha spiegato attraverso un comunicato stampa il Comitato Soci con Libretto Legler -. Sui due punti essenziali, che sono le intenzioni di rimborso e il piano di rilancio dell’attività, non è ovviamente possibile esprimere un giudizio ora, data la complessità della materia e la necessità di avere a disposizione non solo il resoconto ma anche gli allegati”.

“Il Comitato dei soci intende però esprimere profonda insoddisfazione per un piano che si propone di restituire a malapena la metà di quanto affidato con fiducia in tanti anni; i risparmiatori, che ricordiamo sono nella gran parte persone anziane e in precarie condizioni economiche e di salute, dovranno attendere addirittura 5 per rivedere, solo in parte e senza interessi, quanto spetterebbe loro di diritto. Questo ammesso che la scommessa sulla ripresa della cooperativa vada in porto, cosa che nessuno può affermare con certezza”.

I soci puntano il dito sulle tempistiche ma non solo: “Anche su una ripartizione che non tiene conto della debolezza sociale di una parte sostanziale dei creditori, e che mette in pericolo la stessa accettazione del piano. Pur dichiarandosi aperti a eventuali contributi di miglioramento del piano, Legler si è di fatto trincerata dietro alle imposizioni di legge, che tutelano completamente i creditori privilegiati e lasciano allo scoperto centinaia di famiglie di piccoli risparmiatori”.

Il Comitato chiude con un appello: “Chiediamo quindi alle istituzioni e alla politica, del territorio e non solo, la massima attenzione e un aiuto concreto in questa difficile partita”.