LECCO – Al ritorno dalle vacanze un’amara, seppur piccola, sorpresa aspetta i pendolari dei trasporti pubblici: Regione Lombardia ha deciso l’adeguamento delle tariffe, con un aumento del’1,1% sul costo degli abbonamenti.
Il rincaro deriva dall’adeguamento ordinario previsto per il 2018 (pari a 0,17%) e degli adeguamenti previsti nel periodo 2015-2017 (pari a 0,93%) in base all’indice Istat.
Non riguarderà i biglietti singoli così come il servizio ferroviario che, si legge nel documento del Pirellone, “ha avuto un peggioramento generalizzato in termini di ritardi e soppressioni rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente con puntualità in calo fino al 10% e numero di soppressioni raddoppiato”.

“Non faccio considerazioni sull’aumento tariffario imposto da Regione Lombardia, ma ne faccio una questione di metodo – spiega contrariato l’assessore lecchese ai Trasporti, Ezio Venturini – Siamo in periodo di ferie , i cittadini sono o andranno in vacanza , l’ultimo Consiglio Comunale è si è svolto lunedì 23 Luglio e non ci saranno Commissioni Consiliari sino ai primi di Settembre . Nel mese di Settembre chi farà l’abbonamento si troverà un aumento del 1,1% e non c’è un modo adeguato e esaustivo per informare pienamente i cittadini delle motivazioni di tale aumento”.
Concetti ribaditi dallo stesso Venturini nell’assemblea del Trasporto Pubblico Locale dell’area Lecco-Como-Varese che si è svolta lo scorso martedì, chiedendo di “formulare un appunto di rimprovero da parte dell’agenzia a Regione Lombardia”.
“Un altro doveroso appunto che mi permetto di fare è il famoso concetto di incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici, dove dovrebbe prevalere secondo le linee guida sulla bigliettazione elettronica , la formula dove più usi il mezzo pubblico e meno paghi – conclude Venturini – In questo caso è penalizzato chi usa di più, gli abbonamenti, rispetto a chi invece usa meno il trasporto pubblico, i biglietti singoli esenti dal rincaro”.

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