LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Si salva l’olmo, simbolo della battaglia, e un acero, ma si sacrificano i rimanenti 5 alberi , alberi in salute, che avrebbero tutto il diritto di continuare a vivere dove sono stati messi a dimora, a delimitare un’ area che ha tutte le caratteristiche di una piccola piazza.
Affrettato tutto l’iter del progetto sin dall’inizio si è giunti a questa conclusione dopo l’incontro avvenuto giovedi 2 agosto tra il comitato Alberiamo Lecco e i rappresentanti del Comune, dove sono state proposte valide alternative e dove Pro Parco ha illustrato la propria idea.
Ci saremmo aspettati che, pur essendo improrogabile l’ apertura del cantiere, prevista per il 6 agosto, ci fosse tempo per entrare nel merito e valutare le proposte.
Per questo Pro Parco ritiene opportuno illustrare direttamente ai cittadini la proposta che ha presentato, proposta ragionevole, non velleitaria o irrealizzabile, proposta che ha cercato di interpretare il pensiero di chi ha chiesto di salvare gli alberi. Pro Parco ritiene necessario che l’amministrazione comunale comunichi pubblicamente il proprio parere riguardo la proposta e i motivi per cui non è stata accolta.
La proposta propone la ridefinizione degli spazi costituenti l’ area interessata come segue:
– Il mantenimento di tutti gli alberi esistenti (cinque aceri, un pino e un olmo)
– La realizzazione di un’ area di sosta riservata a moto e bici (area evidenziata in giallo nella planimetria)
– La definizione dell’area di sosta per le auto con 44 stalli a pagamento e 4 stalli riservati ai disabili
– La realizzazione di un percorso pedonale rialzato per il transito in sicurezza dei pedoni lungo Via Sassi
– La realizzazione tra il percorso pedonale e la carreggiata di Via Sassi di 5 stalli auto per soste brevi a costituire una fila parallela al senso di marcia di Via Sassi in modo da facilitarne l’ utilizzo in entrata e uscita (area evidenziata in arancio sulla planimetria).
Il progetto si propone anche come scopo complessivo di non pregiudicare in modo determinante una futura ,differente e migliore destinazione che potrebbe essere individuata nella elaborazione del progetto complessivo che riguarderà il complesso di Palazzo Bovara e la Stazione ferroviaria”.
Ciro Lamberti
Associazione ProParco