E’ successo la notte di Ferragosto a Bellaria
La famiglia aggredita da un gruppo di 10 ragazzi, al figlio maggiore 25 giorni di prognosi
RIMINI – Un brutto episodio quello accaduto la notte del 15 agosto a una mamma e due figli erbesi a Bellaria, in provincia di Rimini. La famiglia, in vacanza nella località romagnola, è stata vittima di una brutale aggressione da parte di un gruppo di giovani.
L’aggressione per una sigaretta
Tutto è accaduto intorno alle 3 della notte tra il 15 e il 16 agosto: i due figli, 18 e 15 anni, erano usciti per andare a comprare dei dolci nella pasticceria vicina alla loro abitazione quando sono stati avvicinati da un gruppo di ragazzi, una decina in totale, che avrebbero chiesto loro una sigaretta. Dopo aver risposto di no i due hanno proseguito ma sono stati raggiunti dalla banda, che ha aggredito il ragazzo più grande dando il via al pestaggio. Sentendo le urla di aiuto la mamma è scesa in strada, cercando di allontanare i figli dal branco, ma i bulli hanno aggredito anche lei.
I soccorsi
Sul posto si sono quindi portati i Carabinieri, chiamati dai vicini allarmati dalle urla: la banda è riuscita a scappare mentre mamma e due figli sono stati soccorsi e portati all’Ospedale di Rimini. Ad aver subito le conseguenze peggiori è stato il figlio maggiore: nell’aggressione ha riportato tra le varie cose la frattura del setto nasale. I medici gli hanno dato 25 giorni di prognosi. Sei i giorni di prognosi dati alla mamma mentre otto al fratello più piccolo.
Intanto i Carabinieri stanno portando avanti le indagini per risalire ed individuare gli autori della violenta aggressione: stando alle testimonianze dei due fratelli si sarebbe trattato di un gruppo di stranieri, forse albanesi.
Zoffili (Lega): “Galera per questi criminali”
Sull’episodio è intervenuto il parlamentare erbese Eugenio Zoffili (Lega): “Una brutta storia, su cui presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Matteo Salvini – ha dichiarato – un espisodio grave che ha visto vittime innocenti una mamma con i suoi due figli in quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla serata d’agosto in vacanza. Esprimo la mia massima solidarietà alla famiglia di Erba accerchiata e aggredita per una sigaretta non data da un gruppo di dieci balordi, descritti come albanesi. Via dall’Italia e galera per questi criminali” ha concluso.