Bortoletto, Asso Rifugi: “Scelta di buonsenso e rispetto per le disposizioni”
Il Cai di Lecco: “Storneremo i ratei dell’affitto per il periodo di chiusura forzata, chi vuole potrà donarli agli ospedali lecchesi”
LECCO – Da oggi e fino al termine dell’emergenza sanitaria i rifugi sui monti lecchesi saranno chiusi. Uno stop “dettato dal buonsenso”, oltre che dalle disposizioni contenute nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, come ha spiegato Anna Bortoletto, rifugista della Grassi, referente di Asso Rifugi e presidente del Gruppo Rifugi di Confcommercio Lecco.
“Già nelle scorse settimane, all’inizio dell’emergenza, qualche rifugio aveva deciso di chiudere per evitare gli assembramenti o semplicemente perché impossibilitato a mantenere le distanze di sicurezza previste dalle prime ordinanze. Ora le disposizioni sono molto chiare e come rifugisti ci è sembrato doveroso chiudere temporaneamente le strutture, per evitare di propagare il contagio. Senza contare che con le limitazioni di mobilità imposte anche per i clienti sarebbe stato più difficile raggiungerci” ha spiegato Anna Bortoletto.
Una soluzione che ha trovato d’accordo tutti i rifugisti lecchesi che dunque da oggi fino al 3 di aprile saranno chiusi. Anche il Cai di Lecco ha comunicato la sospensione dell’attività nei suoi due rifugi, Stoppani e Lecco: “La sezione lecchese ha altresì deciso di stornare i ratei di affitto per il periodo di chiusura forzata, invitando eventualmente, nella massima libertà, a donare parte dei ratei al Fondo attivato dalla Fondazione Comunitaria Lecchese a supporto dei reparti ospedalieri attualmente al limite della propria operatività. Siamo convinti che i veri appassionati di montagna, sapranno sopportare questo piccolo sacrificio. Alla fine, quando tutto sarà finito ci troveremo tutti insieme nei nostri rifugi con l’orgoglio di aver dato il proprio, seppur piccolo, contributo”.