All’OtoLab di Rancio l’allestimento e la presentazione
LECCO – Si sono aperte al pubblico le porte di Oto Lab, lo spazio che fa da cornice alla mostra della scuola secondaria di I grado Massimiliano Kolbe dal titolo “Per seguir virtute e canoscenza. Noi come Ulisse”.
Un viaggio, compiuto e riproposto dagli studenti e dagli insegnanti della scuola, per spiegare e tramandare il messaggio dell’Ulisse dantesco fatto di voglia di continuare a stupirsi, conoscere e scoprire e che ha visto la sua presentazione ufficiale ieri, venerdì, alla presenza dei tanti sostenitori del progetto, tra i quali anche il Comune di Lecco e la Fondazione comunitaria lecchese.
“All’inizio dell’anno abbiamo incontrato la figura dell’Ulisse dantesco, emblema dell’uomo assetato di conoscenza, desideroso di infinito e abbiamo lanciato una provocazione ai nostri ragazzi: ma è possibile anche oggi, durante le ore di lezione, vivere così? – ha esordito il preside della Kolbe Francesco Riva – Ci siamo accorti che anche nelle piccole cose quotidiane della didattica si stava percorrendo un cammino, che era possibile vivere come l’Ulisse dantesco e la mostra vuole regalare questo pensiero e questo percorso alla città”.
Il cammino, sulle orme di Ulisse, è diviso in quattro sezioni, ognuna rappresentata da un verbo significativo: osservare, domandare, incontrare e intraprendere. Tutto prende il via dall’osservazione del mondo, dei suoi dettagli e dei suoi particolari, dalla quale si origina poi la domanda, la curiosità del sapere e del conoscere. Inevitabile la ricerca di una risposta che prima ha portato gli studenti e ora porta gli spettatori ad incontrare dei compagni di viaggio, personalità di spicco che già nel passato hanno compiuto gli stessi passi con uno slancio ideale. Un percorso che se compiuto rende intraprendenti.
“Mi è sembrata una cosa naturale sostenere quest’idea – ha detto Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione comunitaria lecchese – Come fondazione abbiamo un’attenzione particolare alle scuole e ogni volta che abbiamo la possibilità di dare loro una mano lo facciamo perché sono il nostro futuro. Questa è un’esperienza bellissima: quando dai una mano sei tu che ti arricchisci dell’esperienza che l’altro sta compiendo, perché le risorse sono importanti, ma le idee e la condivisione delle idee lo sono molto più. Il fatto di costruire insieme anche questo evento è un bene non solo per la scuola, non solo per i ragazzi che ci sono dentro, ma per tutto il territorio”.
“Nell’attività istituzionale cerco di portare avanti un discorso di incremento dell’attrattività della città e mi chiedo cosa getta le basi per rendere una città attrattiva – ha concluso infine l’assessore agli Eventi del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo – Una risposta è sicuramente l’educazione perché è solo attraverso questi ragazzi che saranno donne e uomini, gli adulti della società del domani, che possiamo costruire poi tante iniziative. Il tema poi del viaggio di Ulisse e del desiderio del viaggio è molto bello. C’è bisogno che ragazze e ragazzi che crescano con questo sguardo e con la voglia di nuove scoperte”.