Confartigianato: più dialogo con l’Agenzia delle Entrate

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – “No a forme estreme di protesta, il dialogo con il Fisco deve proseguire”. Sono queste le parole d’ordine di Confartigianato Lecco per cercare di migliorare e facilitare il dialogo tra l’Agenzia delle Entrate di Lecco e le piccole imprese del territorio che deve essere una delle principali funzioni sindacali svolte da Confartigianato Imprese Lecco.

“Si tratta di un compito particolarmente delicato, specialmente in questo periodo di profonda sofferenza per molti settori produttivi e dei servizi – spiegano da Confartigianato Lecco – Ultimamente i snotri rappresentanti e i funzionari dell’Agenzia delle Entrate si sono incontrati periodicamente per confrontarsi in merito ad una serie di criticità espresse dagli imprenditori, di cui l’Associazione si è fatta carico di fronte all’amministrazione tributaria anche a livello nazionale”.

Fra i problemi affrontati, quello della serrata campagna di verifiche a carico degli acconciatori e delle estetiste, che l’Agenzia del Fisco lecchese ha messo in campo con molta determinazione negli ultimi mesi. Raccogliendo gli elementi tecnici che sono alla base delle rivendicazioni del Fisco nei confronti del settore, Confartigianato ha potuto assistere con forza gli artigiani nel contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate, ottenendo in molti casi una giusta attenzione riguardo le controdeduzioni, elaborate insieme agli interessati per motivare un alleggerimento o una dilazione delle sanzioni.

Per questo motivo, pur comprendendo l’esasperazione di molti piccoli imprenditori già duramente colpiti dalla crisi, Confartigianato Imprese Lecco si dissocia da forme estreme di protesta che potrebbero soltanto sortire l’effetto di vanificare le azioni messe tecnicamente in atto a tutela della categoria. Si tratterebbe infatti di manifestazioni che, nella loro spettacolarità, servirebbero più ad attirare l’attenzione dei media piuttosto che a creare un clima favorevole per chi opera a sostegno delle ragioni delle imprese. ”Siamo convinti – spiega Dante Proserpio, presidente della categoria Servizi alla persona – che un contatto diretto, frequente e programmato tra le Associazioni imprenditoriali e l’Amministrazione fiscale sia una delle condizioni per alimentare quel rapporto costruttivo e leale che dovrebbe costituire la base di un corretto funzionamento del sistema di riscossione delle imposte”.