Crisi dell’edilizia: un incontro per risollevarne le sorti

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LECCO – Meno 43 miliardi di investimenti, 325mila posti di lavoro persi, 27mila imprese fuoriuscite dal settore e altre 7.552 entrate in procedura fallimentare: questi i numeri degli ultimi cinque anni della crisi dell’edilizia, stimati nel rapporto dello scorso giugno, dall’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni dell’Ance nazionale.

Una crisi che corre di pari passo al crollo del mercato immobiliare, che nei primi mesi del 2012 ha fatto registrare una riduzione del 19,6%, rispetto allo scorso anno, per quanto riguarda le abitazioni compravendute, una diminuzione del 21,5% nei mutui erogati alle famiglie tra il 2007 e il 2011 (11,8% solo lo scorso anno) accompagnata dal calo della percentuale di finanziamento concesso loro dalle banche, passata dall’80% al 50% circa del prezzo dell’abitazione.

Anche il lecchese non è da meno, come ha spiegato il presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava:

“Da almeno un anno il comparto delle costruzioni è quello più duramente colpito dalla crisi, con una preoccupante contrazione dei livelli produttivi e occupazionali che constatiamo tutti i giorni, a partire dal numero di lavoratori che hanno già perso o perderanno il posto di lavoro, che stiamo supportando nei loro percorsi di reinserimento professionale.”

“Pur non disponendo di potenti leve da utilizzare a livello territoriale per rilanciare il settore – ha proseguito il presidente Nava – la Provincia di Lecco sta cercando, d’intesa con le parti sociali e gli amministratori locali, di attivare tutte le possibili misure per ridare d’ossigeno a un settore importante della nostra economia. Le questioni sono così complesse e intrecciate che sono direttamente coinvolti nell’iniziativa ben 5 assessori provinciali. Abbiamo anche aperto un confronto con i rappresentanti degli istituti di credito, perché è fondamentale che, in questa fase di difficoltà, le banche non facciano mancare il loro sostegno agli imprenditori”.

L’iniziativa della Provincia si è aperta a gennaio, con l’istituzione del Tavolo di crisi per il settore delle costruzioni, che il prossimo martedì (17 luglio) radunerà in sala Don Ticozzi i rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni imprenditoriali del settore delle costruzioni, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, degli ordini professionali e i sindaci del territorio lecchese, per fare il punto sullo stato di crisi in cui versa l’edilizia e mettere in campo azioni a livello locale che possano ridare ossigeno al comparto.

L’incontro di martedì segue l’approfondito esame delle principali problematiche che attanagliano l’edilizia, portato avanti nei mesi scorsi nell’ambito di quattro tavoli tematici coordinati dall’assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro, Fabio Dadati:

“Nei mesi scorsi, in collaborazione con gli altri assessori coinvolti nell’iniziativa, abbiamo promosso diverse riunione tematiche in Provincia con tutti i principali attori del settore delle costruzioni e abbiamo individuato tre temi principali che saranno oggetto dell’incontro con gli amministratori locali: il sostegno alle attività di ristrutturazione/riqualificazione del patrimonio edilizio esistente con particolare attenzione al risparmio energetico; la costruzione di un rapporto più semplice e collaborativo tra i soggetti coinvolti nella filiera dell’edilizia e, in particolar modo, tra le imprese, gli ordini professionali, le amministrazioni comunali e la Pubblica Amministrazione; il ritardo nei pagamenti alle imprese e la contrazione degli investimenti in opere pubbliche dovuti ai limiti sempre più stringenti imposti dal Patto di stabilità”.

E’ importante promuovere un confronto più ampio – ha spiegato l’assessore – perché molte delle scelte adottate a livello locale, penso alle politiche di pianificazione territoriale e di urbanistica-edilizia, sono strettamente connesse alle opportunità di sviluppo economico del territorio e possono avere significative conseguenze sulla capacità del sistema territoriale di reagire alla crisi e riprendere il cammino della crescita”.