La classifica stilata all’Unione Nazionale Consumatori su base Istat
Con una spesa media di 262 euro in più a famiglia la nostra città si colloca al 30° posto
LECCO – L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia del 2024, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. Uno studio basato sull’inflazione media dello scorso anno resa nota oggi dall’Istat che consente di dare, quindi, la spesa che una famiglia nel 2024 ha pagato effettivamente in più rispetto al 2023.
In testa alla graduatoria c’è Bolzano dove l’inflazione media pari a +1,7% si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente, per una famiglia media, a 492 euro in più rispetto al 2023.
La nostra città, Lecco, si colloca al 30° posto della classifica 2024 con un rincaro annuo per famiglia media di 262 euro e +1% di inflazione. Nel 2023 Lecco era la decima città più cara d’Italia (leggi qui).
Medaglia d’argento per Rimini, che, avendo la terza inflazione più elevata del Paese, +1,6%, ha un incremento di spesa, rispetto al 2023, pari a 435 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Siena che con +1,7% (ex aequo con Bolzano) ha una spesa supplementare pari a 434 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto Padova, che con +1,5% registra una stangata pari a 386 euro. Seguono Parma (+1,4%, +380 euro), al sesto posto Napoli (+1,7%, 2° inflazione più alta e +375 euro), poi Trieste (+1,5%, +367 euro), Benevento (+1,7%, +363 euro) e Ferrara (+1,3%, +353 euro). Chiudono la top ten, Macerata e Venezia che, pur avendo un’inflazione differente, rispettivamente +1,7% e +1,3%, hanno lo stesso un incremento di spesa pari a 343 euro.
Sull’altro fronte della classifica, l’unica città in deflazione è Campobasso, dove con -0,1% si ha un risparmio di 21 euro rispetto alla spesa del 2023.
In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +1,3% il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 370 euro. Segue il Veneto, dove la crescita dei prezzi dell’1,3% implica un’impennata del costo della vita pari a 324 euro, terzo il Lazio, +1,2% e un rincaro di 293 euro.
La regione più risparmiosa è il Molise, +0,1% pari a +21 euro, seguito dalla Valle d’Aosta (+0,1%, +26 euro). Medaglia di Bronzo per la Basilicata (+0,5%, +105 euro).
La Lombardia si colloca all’ottavo posto della classifica con un’inflazione pari allo 0,8% e una spesa maggiore a famiglia pari a 217 euro.