LECCO – Lo scorso sabato, in apertura del campo estivo della Legalità “Attivatori di cittadinanza”, a Lecco è arrivato Alessandro Gallo, autore di teatro, scrittore e attore, che ha incontrato i partecipanti del campo estivo per discutere con loro di camorra, mafie, e strategie di antimafia sociale.
Un primo incontro riservato ai campisti è avvenuto alla sede del campo, in via Montessori a Lecco, nel pomeriggio per permettere loro di avere un contatto diretto con l’ospite. L’ora e mezza di confronto è trascorsa rapidamente. La capacità comunicativa di Gallo e il suo approccio attento al confronto coi ragazzi ha reso l’incontro particolarmente costruttivo.
Nonostante alcune domande fossero state precedentemente preparate, è stato presto abbandonato lo stile dell’intervista per dare spazio alle curiosità spontanee dei ragazzi. Questi ultimi sono stati piacevolmente colpiti dalla capacità del loro interlocutore di interagire con loro su temi complessi, resi, però, interessanti e stimolanti, hanno trovato arricchente l’incontro che ha fatto emergere aspetti della criminalità organizzata campana (e non solo) a loro ancora sconosciuti.
Gallo ha raccontato la sua storia: figlio di un camorrista e cugino di Cristina Pinto, detta Nikita, la prima donna diventata boss giovanissima. Grazie ad un’insegnante delle elementari, che, come punizione, gli impone un corso di teatro, si innamora del palcoscenico e decide, giovanissimo, di trasferirsi a Bologna per studiare arti sceniche al DAMS. Da qui inizia la sua passione per il teatro sociale con il quale trasmette ai ragazzi i valori dell’antimafia.
Un secondo incontro successivo, organizzato alla pizzeria Fiore cucina in libertà e aperto anche alla cittadinanza di Lecco, è stato più incentrato sulla presentazione della trilogia scritta da Gallo: “Scimmie”, “Andrea torna a settembre” e “Tutta un’altra storia” editi da Navarra Editore: l’autore racconta di aver iniziato a scrivere “quasi per sbaglio”: la sua intenzione non era di diventare scrittore, eppure, da una necessità teatrale nasce “Scimmie”, una storia scritta per spiegare ai ragazzi cosa sia la Camorra. “Andrea Torna a casa”, attraverso un intreccio complesso di personaggi, descrive il Villaggio Coppola: lo scempio di abusivismo edilizio a Castelvolturno diventato un mix di etnie e situazioni complicate. L’ultimo libro, “Tutta un’altra storia”, è quello più autobiografico dei tre, poiché raccoglie la sua esperienza di vita in un romanzo per ragazzi.
Oggi Alessandro Gallo vive in Emilia dove declina la sua passione per il teatro nella promozione e diffusione di eventi di spettacolo e progetti di teatro educativo nelle scuole. Nella cornice della pizzeria Fiore, scelta per la sua natura di bene confiscato, la serata si è conclusa con le domande del pubblico e una gustosa pizza.
“Quello che faccio io tu non lo puoi fare. Quello che fai tu lo fai solo grazie a me e, comunque, lo fai dopo che l’ho fatto io”, Alessandro Gallo risponde così alla domanda “cos’è per te la mafia”.

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