Cambia Calolzio mostra i redditi, polemiche sulla trasparenza

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Daniele Vanoli e Diego Colosimo mostrano i loro redditi

CALOLZIOCORTE – Avevano chiesto al resto dei consiglieri di fare lo stesso (nonostante non ci sia l’obbligo di legge), ma la proposta era stata bocciata. Il gruppo di minoranza Cambia Calolzio, però, ha simbolicamente consegnato nello scorso consiglio comunale al sindaco Marco Ghezzi i redditi dei due consiglieri Diego Colosimo (che dichiara 38.000 euro) e Daniele Vanoli (9.300).

Daniele Vanoli e Diego Colosimo mostrano i loro redditi

 

“La trasparenza è un punto fondamentale del nostro gruppo e lavoreremo molto su questo aspetto. La nostra proposta è stata bocciata ma abbiamo deciso comunque di rendere noti, come singoli consiglieri, le nostre dichiarazioni dei redditi. Il nostro metodo di lavoro è quello di prendere spunto dalle buone pratiche già messe in atto da altri Comuni e cercare di portarle anche a Calolzio. Se saranno bocciate le porteremo avanti come singoli”.

Sempre nello scorso consiglio comunale Cambia Calolzio ha portato la proposta di aderire alla Carta di Avviso Pubblico, un’associazione di enti locali e Regioni
per l’educazione alla legalità, il contrasto alle organizzazioni criminali e l’impegno diretto delle istituzioni territoriali nell’affermazione di regole civili e democratiche.

La proposta, però, è stata respinta dalla maggioranza che ha avanzato alcuni difetti della Carta se applicata a una realtà come Calolzio, da qui la proposta di organizzare delle commissioni ad hoc dove studiare un proprio regolamento piuttosto che approvare un documento ritenuto poco efficace.

“L’approvazione di questa Carta, presa così come è, rappresenta un atto demagogico: è stata pensata per comuni molto più grandi, nella nostra realtà è praticamente impossibile da attuare. E’ necessario adottare uno strumento che possa andar bene alla nostra città” ha commentato il consigliere di maggioranza Fabio Mastroberardino.

Daniele Vanoli consegna i redditi al sindaco Marco Ghezzi

 

Colosimo, quindi, a rilanciato: “Siccome teniamo molto alla trasparenza, se non si vuole aderire alla Carta, chiediamo almeno che il comune si iscriva alla associazione in modo che ci possano seguire direttamente nella redazione di una carta su misura per Calolzio”.

Duro il commento del vicesindaco Aldo Valsecchi che ha abbandonato l’aula per protesta seguito dall’assessore Tina Balossi: “Mi sento preso in giro. Dopo tutto il mio impegno in politica e nelle associazioni vengo trattato da farabutto. Se lo fossi davvero, voterei a favore della Carta e poi continuerei a comportarmi da farabutto”.