CARENNO – Si preannunciava un consiglio comunale importante, quello in programma ieri sera (31 luglio), e invece è sfociato in un nulla di fatto decretato dalla mancanza del numero legale di consiglieri.
Al sindaco Luca Pigazzini non è rimasto altro da fare che rimandare la seduta a domani, giovedì 2 agosto, per la discussione circa il debito fuori bilancio che pende sulla testa del piccolo comune montano in seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Milano per il risarcimento chiesto dall’ “Immobiliare del Pertus Srl”, in merito alla mancata edificazione dell’area ai piedi del Monte Tesoro.
La presenza di soli 5 consiglieri, fra cui il sindaco, e l’assenza, seppur giustificata, dei restanti membri ha causato lo slittamento della seduta a giovedì quando toccherà a Pigazzini aggiornare circa gli ultimi sviluppi dell’annosa questione che si trascina dal 1969.
Dopo la sentenza in Appello, dello scorso febbraio, che aveva condannato al risarcimento di circa 700mila euro più le spese legali il comune di Carenno e Regione Lombardia, entrambi citati in causa dall’immobiliare, i due enti sono ricorsi in Cassazione e, in attesa della sentenza, hanno richiesto una sospensiva in merito al pagamento della somma. “La nostra richiesta è stata accettata solo a metà – spiega il sindaco – quindi l’impresa può chiedere da subito 350mila euro e le spese legali che ammontano a circa 64mila” che verrebbero divisi al 50% con la Regione.
La questione sarebbe dovuta approdare in consiglio comunale ieri sera e se rispetto ai 32mila euro delle spese legali l’ipotesi è di coprirle sfruttando la quota d’avanzo, per i 175mila relativi al risarcimento si sta predisponendo un accordo con Regione Lombardia. “La Regione anticiperebbe l’intera cifra che il comune rimborserà per la propria parte con rate annuali per dieci anni, il patto non è stato ancora formalizzato, ma dobbiamo ringraziare le parti politiche che hanno consentito l’apertura di un dibattito; il Senatore Paolo Arrigoni, prima Flavio Nogara e poi Antonello Formenti, Raffaele Straniero“.
Una vicenda dai risvolti pesanti per le casse del comune che, in attesa del pronunciamento della Cassazione, pensa già a come accantonare le risorse necessarie per saldare anche i restanti 175mila euro se dovesse essere confermata la sentenza d’ Appello, “sicuramente per il biennio 2019-2020 non si potranno prevedere differenti investimenti, almeno con gli oneri di urbanizzazione che pensiamo di destinare al rimborso” ha concluso il sindaco Pigazzini.