Nessun esubero in Provincia: ricollocati tutti i lavoratori

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La Rsu dei lavoratori della Provincia di Lecco
La Rsu dei lavoratori della Provincia di Lecco
La Rsu dei lavoratori della Provincia di Lecco

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LECCO – Nessun lavoratore della Provincia di Lecco perderà il posto: una buona notizia e un esito non scontato rispetto a quanto veniva prospettato nei mesi scorsi a seguito della riforma degli enti locali e in particolare delle Province, intaccate nelle funzioni e nelle risorse ad esse destinate nel nuovo scenario deciso della legge Delrio.

“Siamo riusciti ad evitare gli esuberi – commenta il segretario di Funzione Pubblica Cgil, Marco Paleari – i dipendenti hanno trovato ricollocazione all’interno delle funzioni fondamentali e non che già svolgevano, all’interno della Provincia o in altri enti”.

Come spiegato dai rappresentati della RSU, Giovanni Bottino e Francesco Mazzeo , cinque dipendenti sono stati assorbiti dai Comuni, cinque hanno trovato posto al tribunale attraverso il bando del ministero giustizia, 14 persone sono state trasferite alla Regione per l’Ufficio Caccia e Pesca, una ventina circa sono destinati al pre-pensionamento entro fine anno. Infine, circa 30 lavoratori del settore Lavoro e dell’ufficio di collocamento attendono di essere ricollocati nella futura Agenzia per il lavoro.

“A Lecco la ricollocazione ha riguardato al momento un quarantina di persone concretamente – spiegano dalla RSU – Esiste un problema di ordine politico, va deciso quale ente deve garantire determinati servizi che non sono stati aboliti, la manutenzione delle strade provinciali o i servizi scolastici per esempio. Si sta facendo passare l’idea che non esistano più esigenze dei cittadini da soddisfare e la necessità di un’organizzazione per fare fronte a questi servizi. Invece il personale per curare queste funzioni serve.
L’altro aspetto è legato alla gestione delle persone e la loro vita perché da tempo si gioca con leggerezza sul destino dei lavoratori e delle loro famiglie, provati dall’incertezza per il loro futuro occupazionale”.