Proclamato per domani, martedì, il lutto cittadino
Il ricordo del sindaco Panzeri: “Una persona che mi ha decisamente colpito e che porterò come esempio di uomo delle istituzioni”
MERATE – Cordoglio e commozione in città per la scomparsa di Giacomo Romerio.
87 anni, storico esponente della Democrazia Cristiana, era entrato in consiglio comunale nel 1964, svolgendo con impegno e dedizione il suo ruolo tra i banchi del Consiglio. Un’attenzione che gli era valsa la promozione a sindaco nel 1985, guidando la città per cinque anni fino a passare il testimone a Mario Gallina. Funzionario all’ospedale di Circolo di Lecco, Romerio era stimato e apprezzato per il carattere buono, cordiale, sempre attento alle esigenze degli altri. Tra le sue intuizioni, quella di creare un polo unico della sicurezza, condiviso tra carabinieri, vigili del Fuoco e protezione civile per dotare il Meratese e il Casatese di una base condivisa di prima emergenza.
Nel 2009 la Giunta guidata da Andrea Robbiani aveva deciso di conferirgli la civica benemerenza per via dell’impegno portato avanti con professionalità e impegno in qualità di difensore civico, dal 2000 al 2009. “Sono gli anni in cui ho avuto modo di conoscerlo e incontrarlo di persona, instaurando un rapporto di stima reciproca e sincera” ricorda l’attuale sindaco Massimo Panzeri. “Da qualche anno, complice il suo essersi ritirato dalla scena pubblica, non lo incrociavo più, ma è una persona che mi ha decisamente colpito e che porterò come esempio di uomo delle istituzioni. Una persona d’altri tempi, dal linguaggio forbito e ricercato, ma allo stesso tempo capace di porsi sempre in modo cordiale e delicato, sempre rispettoso dei ruoli e delle istituzioni”.
L’amministrazione comunale ha deciso di proclamare per domani, martedì, il lutto cittadino per ricordare un sindaco capace di lasciare il segno.
Romerio lascia la moglie Giuseppina e i figli Silvia e Aldo. Domani, alle 15, si terrà la benedizione alla camera ardente allestita in ospedale a Merate, dove l’ex sindaco è morto dopo essere stato ricoverato per qualche tempo per essere sottoposto a un’operazione al femore.