Ance. Sangiorgio: “Sul Governo Monti dobbiamo ricrederci”

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LECCO – “Avevamo detto che il Governo Monti mancava, tra tutti i suoi tecnici, di un esperto in edilizia. Ora, se saranno confermate le anticipazioni di questi giorni, ci dobbiamo ricredere. E lo facciamo con grande soddisfazione”.

Così il presidente di Ance Lecco, Mario Sangiorgio, ha accolto le notizie diffuse attraverso la stampa nazionale in questi giorni sul pacchetto di provvedimenti che dovrebbe essere ormai prossimo al varo da parte del Governo e che tocca da vicino il sistema delle costruzioni.

“Il decreto, se sarà confermato nei contenuti che abbiamo appreso dalla stampa, – spiega – non solo tiene conto della maggior parte delle richieste più volte espresse da Ance, ma per alcuni aspetti si presenta addirittura migliorativo. È il caso del previsto aumento dal 36 al 50% dell’aliquota agevolativa e del tetto di spesa per le ristrutturazioni edilizie, che rafforza e potenzia una tipologia di interventi in cui come settore crediamo molto, stante anche la tendenza delle pubbliche amministrazioni locali di contenere il nuovo consumo di suolo per favorire proprio gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’esistente. Un ambito di attività, per altro, di esclusivo appannaggio delle imprese edili vere, che non lascia spazio ad interventi da parte di quei soggetti estranei al nostro sistema che in questi anni hanno contribuito a far lievitare i costi delle aree, attratti da possibilità speculative”.

“Siamo dunque in attesa – afferma ancora il presidente di Ance Lecco – che quanto annunciato si traduca in legge, nel più breve tempo possibile. Del resto lo stesso ministro Passera ha sottolineato come la ripresa del mercato delle costruzioni da sempre rappresenta uno dei comparti più importanti per la crescita del PIL nazionale. Un riconoscimento di cui sentivamo la mancanza in questi primi mesi di attività del Governo Monti”.

“Intanto godiamoci il varo del primo dei decreti in materia di sblocco dei pagamenti dei debiti contratti dalla pubblica amministrazione nei confronti delle imprese fornitrici – sostiene Sangiorgio – Anche in questo caso sembra che la forte azione di pressione svolta dalle associazioni imprenditoriali, a cominciare dall’Ance, abbia sortito gli effetti attesi. Ci riserviamo un giudizio complessivo dopo che tutti i decreti saranno promulgati. Per il momento ci sembra di poter sostenere che le nostre richieste sono state accolte e che finalmente sono state poste le basi per porre fine ad un’inaudita ingiustizia e ridare fiato a quelle imprese che, lavorando prevalentemente con il pubblico, sono state costrette a indebitarsi per far fronte ai mancati pagamenti da parte dello Stato in tutti i suoi livelli amministrativi per le opere svolte”.

“Di fronte a questi segnali, – conclude Sangiorgio – abbiamo bisogno che anche il sistema bancario a livello locale riveda le proprie posizioni, tornando a dare fiducia al nostro settore e sostenendo anche i privati che vogliono investire nella ristrutturazione delle proprie abitazioni o nell’acquisto di nuovi immobili, anche attraverso pacchetti e prodotti specifici a tassi interessanti”.