Confapi Lecco Sondrio guarda al 2025: “Crescita, rinnovamento e ampliamento dei nostri confini”

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Borgonovo e Gianola: due nuovi vicepresidenti affiancheranno Vavassori e Mortarotti

Si chiude un 2024 importante per l’associazione che ha festeggiato il traguardo dei 75 anni

LECCO – “Nel 2024 abbiamo festeggiato i primi 75 anni di attività per Confapi Lecco Sondrio, è stato un anno denso di progetti con le scuole, come la prima edizione del concorso ‘La Piccola impresa che vorrei’, ma anche di festeggiamenti come le celebrazioni per il nostro compleanno il 23 maggio scorso al Palataurus“.

Confapi Lecco Sondrio, forte della sua lunga storia, chiude un 2024 molto importante, come sottolineato dal presidente Enrico Vavassori, e guarda a un 2025 che si preannuncia molto impegnativo, anche per via dei numerosi progetti messi in campo dall’associazione su diversi fronti.

“Quest’anno c’è stata anche l’elezione all’interno del Gruppo Giovani di cui Federica Fagioli è la nuova presidente. Questo gruppo rappresenta il futuro dell’associazione e delle nostre aziende, oltre a fungere da stimolo per il consiglio Senior – ha continuato Vavassori -. Ci proiettiamo verso il 2025 con una strategia ben precisa in mente, sapendo che il momento che stiamo attraversando è particolarmente complicato per le aziende, ma fiduciosi di saper affrontare e superare anche questi ostacoli”.

Il presidente Enrico Vavassori

Due nuovi vicepresidenti

Il direttore Marco Piazza è entrato nel merito di questa strategia volta puntare sulla squadra, sulle competenze dei singoli, ma anche su di un gruppo pronto a crescere e affrontare le sfide del futuro che non saranno di certo semplici. Il 2024 si chiude per Confapi Lecco Sondrio con una grande novità. Da qualche settimana, oltre al presidente Enrico Vavassori e al vice Massimo Mortarotti, si sono aggiunte due nuove figure di giovani imprenditori, ma con già un’esperienza all’interno dell’associazione di via Pergola.

Il direttore Marco Piazza

I due nuovi vicepresidenti sono Daria Borgonovo, 40 anni, CFO di Novastilmec Spa di Garbagnate Monastero, consigliera da due mandati di Confapi Lecco Sondrio, prima donna a rivestire un ruolo apicale in Confapi e Davide Gianola, 47 anni, titolare dell’Impianti Elettrici Enrico Gianola di Lecco, consigliere da diversi mandati, past president del Gruppo Giovani Imprenditori, presidente di ApiTech, della commissione scuola-formazione, revisore dei conti di Confapi Lombardia.

“Nella società attuale troppo spesso manca il senso si appartenenza e la voglia di fare qualcosa per il gruppo, io sono tifoso milanista e, purtroppo, so bene di cosa sto parlando – ha detto il direttore di Confapi Lecco Sondrio Marco Piazza -. Per il 2025 puntiamo tutto sulla squadra del consiglio, ognuno sarà coinvolto in un settore o argomento specifico nelle varie commissioni già attive da anni. L’aggiunta di Daria Borgonovo e Davide Gianola, significa rafforzare la nostra presenza in vari ambiti con l’apporto anche di idee e visioni nuove”.

Daria Borgonovo e Davide Gianola

La novità è stata annunciata questa mattina nel corso della consueta conferenza
stampa di fine anno, che è stata anche l’occasione per presentare le due nuove figure inserite all’interno del gruppo dirigenziale di Confapi Lecco Sondrio.

Daria Borgonovo

“Già da qualche anno sono presente in consiglio e nella commissione bilancio e formazione – dice Daria Borgonovo -, mi aspetto un maggior coinvolgimento nelle attività ora con la carica di vice-presidente. La nostra associazione è un punto di riferimento fondamentale per tutte le imprese, non solo per i servizi che offre e la consulenza, ma anche per l’attività istituzionale e politica che fa a livello locale e nazionale. Sarà una grande opportunità di crescita personale che affronto con orgoglio, responsabilità e tanta umiltà. Anche il fatto di essere la prima donna a rivestire un ruolo apicale è un segno importante. Metterò tutta la mia passione e il mio impegno a servizio della struttura”.

Davide Gianola

“Sono in Confapi da più di 20 anni – spiega Davide Gianola -, sono stato presidente del Gruppo Giovani, sono consigliere, presidente di ApiTech, presidente commissione scuola e formazione e anche revisore dei conti in Confapi Lombardia. L’associazione per me è come una seconda casa in cui trovo un gruppo di amici con cui confrontarmi. Diventare vice presidente per me rappresenta un grande stimolo che mi investe di responsabilità, ma soprattutto mi rende orgoglioso nel rappresentare 500 aziende del nostro territorio tutte  importanti a livello nazionale e internazionale. Questo traguardo mi rende molto orgoglioso e spero di essere all’altezza”.

La riorganizzazione di Confapi

“Una riorganizzazione che si propone di ampliare la partecipazione all’interno delle varie attività, delle iniziative e delle problematiche del gruppo – ha sottolineato il direttore Marco Piazza -. Serve il contributo di tanti e serve essere concordi, perciò abbiamo inserito le commissioni che sono presiedute dai membri di giunta e che coinvolgono i consiglieri, chiamati a occuparsi di svariate temi e attività”.

Ecco le varie commissioni: Commissione Innovazione e Tecnologia (ApiTech); Commissione Comunicazione e marketing; Commissione Ambiente e Sicurezza; Commissione Scuola e Formazione; Commissione Relazioni Industriali e Welfare; Commissione Credito e Finanza; Commissione Bilancio; Commissione Internazionalizzazione.

“Crescita, rinnovamento e ampliamento dei nostri confini: sono queste le parole d’ordine per il 2025 – ha concluso Piazza -. Abbiamo in mente di rilanciare la provincia di Sondrio con una modalità che stiamo finalizzando e abbiamo a cuore la sostenibilità che si declina in sostenibilità sociale, ambientale e di governance”.

Massimo Mortarotti

Il vicepresidente Mortarotti e lo sguardo sulla Valtellina

“Il prossimo anno – prosegue Massimo Mortarotti – vedrà anche il rilancio delle
attività di Confapi in provincia di Sondrio, alcune sono già partite come la
partecipazione delle scuole superiori di questo territorio a ‘La piccola impresa che
vorrei’ e di quelle delle medie inferiori a ‘Futuri possibili’. Scuole e aziende devono
dialogare e questo è il miglior mezzo possibile per farlo. C’è un grande bisogno di manodopera specializzata e, spesso, chi ha una preparazione a livello tecnico/tecnologico trova lavoro prima di terminare la scuola. Le scuole tecniche non sono scuole di serie B, al contrario possono regalare grandissime soddisfazioni a livello professionale ma anche economico. Questo importante lavoro che stiamo facendo nelle scuole con la collaborazione delle scuole è uno stimolo per rimanere sul proprio territorio”.