Il cambio di insegna avverrà a gennaio per il punto Sma di Lecco e a marzo per l’ipermercato Auchan di Merate
I sindacati hanno chiesto un incontro al Ministero dell’Economia per affrontare la situazione, preoccupati per i posti di lavoro dei dipendenti
MERATE – LECCO – Il cambio di insegna avverrà a gennaio per il punto vendita Sma situato in centro Lecco e a marzo per l’ipermercato Auchan di via Bergamo a Merate. Ma nulla si sa ancora in maniera precisa circa il destino di tutti i dipendenti dei due punti vendita, passati a Conad dopo la maxi operazione di vendita avvenuta qualche mese fa. Come noto il grande marchio francese Auchan ha ceduto l’intera rete commerciale a Conad, coinvolgendo qualcosa come 18mila lavoratori in tutta Italia.
Chiesto un incontro al Mise
Un’operazione difficile e complessa che ha visto subito impegnati in prima linea i sindacati, attenti a seguire passo dopo passo una delle più grandi manovre mai avvenute in Italia nel campo della grande distribuzione. L’ultima riunione sindacale, avvenuta a Roma a fine settembre, si è conclusa con una fumata nera. Tanto che i sindacati hanno chiesto l’altro ieri, giovedì 3 ottobre, un incontro al ministero dell’economia per poter gettare più luce sulla vicenda. A preoccupare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali è il fatto che Conad non ha ancora presentato un piano industriale, lasciando inevase parecchie questioni.
Sindacati contrari allo “spezzatino” tra i punti vendita
L’obiettivo delle organizzazioni a tutela dei lavoratori è quello di affrontare la situazione in maniera complessiva salvaguardando i diritti di tutti i dipendenti coinvolti senza “spezzettare” i diversi punti vendita distribuiti in tutto il territorio nazionale. Conad ha invece deciso di iniziare a rilevare i punti vendita Auchan partendo da quelli in attivo: 109 punti vendita, tra cui sono comprese anche le realtà di Merate e Lecco. Lunedì scorso si è tenuto l’ultimo appuntamento della prima fase del tavolo di confronto nazionale, avviata il 27 agosto, riguardante appunto l’innesto nel network Conad del primo gruppo di 109 negozi. L’incontro si è concluso con una fumata nera tanto che i sindacati hanno chiesto un ulteriore coinvolgimento del Ministero e hanno annunciato una imponente mobilitazione.
La posizione di Conad
Conad, dal canto suo, ha deciso di chiarire la propria posizione con un comunicato pubblicato sul proprio sito internet: “Durante questa prima fase di confronto, pur in assenza di un’intesa, sono state comunque discusse le rispettive proposte dell’azienda da un lato e del sindacato dall’altro, con le posizioni delle parti che sono convergenti su alcuni aspetti, ma ancora distanti su altri. Occorre in ogni caso sottolineare che, pur in mancanza di un’intesa, ogni intervento attuato dall’azienda, con riferimento in particolare al trasferimento dei punti vendita Auchan nella rete Conad con i relativi addetti, avviene all’insegna del pieno rispetto e dell’applicazione di tutte le garanzie e di tutti i diritti dei lavoratori previsti dalla legge, senza deroga alcuna”.
Le difficoltà di Auchan Retail Italia
Nel comunicato si aggiunge: “Le proposte formulate al tavolo di confronto da parte di Auchan Retail e di Conad hanno riguardato, non solo le condizioni da applicare ai rapporti di lavoro del Personale dei negozi che passano alla rete Conad, ma anche alcune “regole” aggiuntive su altri aspetti legati in generale al trasferimento dei negozi e all’operazione Auchan-Conad”. Sempre nel testo diramato in rete l’azienda con sede a Bologna ricorda che la situazione di profonda crisi di Auchan Retail Italia è ormai nota, e solo un intervento tempestivo e la ricerca di un possibile accordo tra le parti può garantire la salvaguardia delle attività e del lavoro delle persone impiegate nei punti vendita dell’azienda.