MONZA – Ben 594 dipinti ex voto databili tra il XVIII ed il XX secolo, illecitamente sottratti al patrimonio culturale messicano ed esportati illegalmente in Italia sono stati restituiti alla Segretaria di Cultura degli Stati Uniti Messicani in una cerimonia che si è svolta mercoledì mattina a Roma, al Ministero per i beni e le attività culturali.
Il recupero delle opere d’arte è il frutto di un’indagine, finalizzata al contrasto del traffico illecito internazionale di beni culturali, condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza e scaturita da un controllo alla mostra “Dacci oggi il nostro pane quotidiano/tavolette votive dedicate al tema della Terra”, che si era svolta a Milano.
Le opere, che sono state asportate tra il 1960 ed il 1970 da vari luoghi di culto del Messico, sono state individuate e sequestrate, nel giugno del 2016, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, in due musei, uno lombardo e l’altro piemontese, ove erano giunte a seguito di una donazione da parte di un noto collezionista milanese, nel frattempo deceduto.
Grazie all’esperienza dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, supportati dagli esperti del Ministero per i beni e le attività culturali, è stato possibile, sulla base dell’analisi iconografica e delle iscrizioni presenti, ricondurre i dipinti al Messico.
I successivi accertamenti, esperiti sul canale diplomatico, hanno permesso di acquisire, dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Segretariato della Cultura messicana di Città del Messico, la conferma dell’appartenenza degli ex voto al patrimonio culturale del Paese centroamericano.
La cerimonia odierna, che segue quelle avvenute nel 2014 e nel 2016 in cui sono stati restituiti agli Stati Uniti Messicani parecchi reperti archeologici provenienti da scavi illegali, testimonia la proficua e consolidata collaborazione tra l’Italia e il Messico nella lotta al traffico illecito di beni culturali, ulteriormente qualificata dall’istituzione, nel marzo 2018, della “Unidad de Tutela del Patrimonio Cultural” della Divisione di Gendarmeria della Policía Federal de México.