ILANO – Un’onda di colori per simboleggiare la rinascita e una nuova primavera. Questo lo spirito che anima la mostra “Biografie Vittime innocenti di mafia”, promossa dalla Commissione speciale Antimafia, presieduta da Monica Forte (M5S), in collaborazione con l’associazione “Libera contro le mafie”.
La mostra è stata inaugurata oggi, martedì e sarà aperta fino a venerdì 29 marzo nel foyer di Palazzo Pirelli (ingresso libero, Lunedì-Giovedì ore 9-12.30 e 13.30-17.30; Venerdì 9-12.30). A tagliare il nastro il Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi insieme ai componenti dell’Ufficio di Presidenza Francesca Brianza, Giovanni Malanchini, Carlo Borghetti e Dario Violi, e a Letizia Pradella di “Libera contro le mafie”.
Quasi 900 fogli di diverso colore, uniti da un filo sottile, a raccontare nomi e storie di altrettante vittime innocenti di mafia: una grande raccolta che parte da fine 1800, con l’uccisione di Giorgio Verdura, Sindaco di Bolognetta (PA) e si snoda fino ai giorni nostri, passando per don Peppe Diana, di cui proprio oggi ricorre il 35° anniversario della morte, Piersanti Mattarella, la giornalista Anna Politkovskaja, Mauro Rostagno e tante vittime “per caso”, bambini, donne di diversa provenienza, tra cui anche cittadini milanesi, di cui poco si riesce a sapere.
“Un’iniziativa molto significativa perché porta alla luce una parte oscura di mondo, che le istituzioni devono impegnarsi non solo a contrastare ma anche a far conoscere – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi -. Ogni riquadro è un pezzo di storia, un frammento di vita spezzata all’interno di un grande olocausto di vittime innocenti”.
“Una mostra che non è solo testimonianza del passato, ma consapevolezza a coltivare la memoria, atto dovuto per le generazioni future – ha dichiarato la Presidente Monica Forte -. Si tratta di un racconto collettivo per non perdere la nostra identità culturale del nostro Paese. La politica non può restare indifferente di fronte e questi volti ma deve prendere coscienza che ora rinascere si può”.