Denunciate due persone residenti a Valbrona e Bellagio
In tre mesi avevano ricevuto un sussidio di oltre 2 mila euro
VALBRONA – Percepivano il reddito di cittadinanza ma lavoravano in nero: per questo motivo due persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Erba.
L’operazione rientra nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria finalizzate al contrasto del sommerso da lavoro e alla lotta agli sprechi di denaro pubblico. I finanzieri della Compagnia di Erba, dopo diversi controlli, hanno scoperto sei lavoratori in nero di cui due, italiani, residenti rispettivamente a Valbrona e Bellagio, che percepivano il reddito di cittadinanza.
Attraverso le banche dati in uso al Corpo è stato possibile rilevare che i due lavoratori avevano richiesto il reddito di cittadinanza ottenendo un sussidio del valore complessivo di 2.310 euro relativo ai mesi di aprile, maggio e giugno. I due responsabili sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Como: la norma sanziona con la reclusione da uno a tre anni l’omessa comunicazione della variazione del reddito o del patrimonio nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio.
A carico dei datori di lavoro, invece, sono state applicate le sanzioni amministrative che prevedono, nel caso di impiego di lavoratori percettori di reddito di cittadinanza, una maxi sanzione aggravata non sanabile che va da un minimo di 2.160 euro ad un massimo di 12.960.
Le attività ispettive della Guardia di Finanza di Como in materia di spesa pubblica hanno come obbiettivo il contrasto ai comportamenti illeciti ed alle frodi perpetrate a danno dei settori previdenziali ed assistenziali, mirando a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione ed evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.