Clochard accampati all’ingresso del museo di Palazzo della Paure
Caterisano (FIPE): “Non è tollerabile con la stagione turistica alle porte”
LECCO – Non è una novità: da anni il centro storico convive con la presenza di alcuni senzatetto, una presenza nella maggior parte dei casi pacifica che però porta con sé, oltre ad una questione sociale anche un problema di decoro, per la presenza dei bivacchi notturni che restano durante la giornata sotto i porticati e per l’odore dei bisogni fisici che appesta gli angoli vicini.
Un problema che si è acuito negli ultimi tempi, per la presenza in particolare di un soggetto dagli atteggiamenti molesti che da alcune settimane sta creando problemi a passanti e commercianti, mentre un secondo clochard, dall’animo decisamente più mansueto, ha deciso di accamparsi in piazza XX Settembre davanti all’ingresso di Palazzo delle Paure, sede del museo cittadino dove in questi giorni sono in corso delle mostre.
“Una scena che va ben oltre l’accettabile – interviene Marco Caterisano, consigliere comunale e presidente della Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi – ci sono persone che questa mattina avrebbero voluto entrare nel museo per una visita e hanno rinunciato per timore. Siamo alle soglie della stagione turistica, non possiamo pensare di tenere il centro in queste condizioni. Ho ricevuto le segnalazioni di diversi residenti e commercianti, stanchi di questa situazione”.
Caterisano ha ricordato i problemi vissuti nell’ultimo periodo per la presenza di quel senzatetto dal comportamento aggressivo: “C’è un problema di sicurezza e un problema di decoro che è fuori da ogni limite”.
Dal Comune fanno sapere che la situazione è monitorata da tempo e che, nei confronti del soggetto violento, ci sono in corso gli accertamenti delle forze dell’ordine che dovrebbero arrivare presto a conclusione. Mentre per l’altro senzatetto c’è l’impegno dei servizi sociali nel cercare una diversa collocazione.
L’assessore Manzoni: “Proposti percorsi di inclusione”
“Il lavoro che stiamo facendo come Servizi Sociali è quello di continuare ad offrire progetti di inclusione e dare la possibilità a chi dorme per strada di pernottare nei rifugi notturni – spiega l’assessore comunale Emanuele Manzoni – quello che viene offerto è un percorso di reinserimento sociale, attraverso una rete di professionisti e realtà del terzo settore. Non sempre però queste persone, che presentano fragilità psicologiche importanti, accettano di aderire, è una loro libertà, da parte nostra stiamo cercando di ampliare l’offerta sociale per dare loro ulteriori possibilità”.
Grazie alla rete di sostegno, la presenza dei clochard, fa sapere l’assessore, “si è ridotta in molte zone della città, ora sono una dozzina circa e il loro numero è di molto inferiore rispetto al passato. Sappiamo che c’è una criticità nella zona del centro su cui stiamo lavorando. Certamente, c’è il diritto di queste persone essere aiutate e quello dei cittadini a fruire degli spazi pubblici, come quello del museo. Contiamo di poter presto arrivare alla soluzione”.