MANDELLO – Il recupero del bivacco in cima alla Grignetta sta per entrare nel vivo: l’iniziativa era stata lanciata lo scorso dicembre dal gruppo Beck guidato da Gianmario Maver e sabato si è svolto il primo sopralluogo “ufficiale” con tutte le associazioni che collaboreranno per realizzare la messa a nuovo.
I Ragni della Grignetta, i Cani della Martesana, il CAI di Ballabio e CAI di Lecco, G.S.A. Cometa e ovviamente il gruppo dei Beck si sono ritrovati in cima al monte lecchese per constatare insieme le condizioni dell’igloo Bruno Ferrario, realizzato nel 1968 dal Cai Lecco, su ordinazione della moglie del compianto alpinista, scomparso con l’amico Arnaldo Tizzoni sul pizzo Cassandra.
Il bivacco venne costruito e montato alla ditta Badoni di Lecco, su progetto dell’allora architetto Mario Cereghini.
“Abbiamo constatato come sia stato trattato veramente male negli anni – spiega Maver – riempito di scritte scandalose, c’è chi è entrato con i ramponi danneggiando la pavimentazione, chi invece ha acceso candele lasciando colare la cera a terra. Speriamo che, una volta risistemato, la gente sia più rispettosa”.
Anche perché, come sottolineato dallo stesso Maver, si è creato un grande entusiasmo, soprattutto nei giovani, per questo intervento:
“C’è un clima veramente sereno tra i gruppi e soprattutto i ragazzi si sono presi a cuore la questione e vogliono rendersi utili, hanno preso le misure del bivacco ed elaboreranno il disegno per il progetto”.
All’interno dell’igloo, oltre ad alcune migliorie come la scala di accesso, è previsto il ripristino del tavolo, andato ormai rovinato, e delle due panchine.
“Lo step successivo saranno i preventivi e poi trovare i finanziamenti anche se – spiega Maver – c’è già interesse da parte di tanti soggetti, operatori della zona e cittadini, nel voler aiutare economicamente per raggiungere la cifra necessaria”.