Lavoro. Due progetti
per i diversamente abili
e giovani con fragilià

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Sono stati presentati questa mattina dall’assessore provinciale al Mercato del Lavoro Fabio Dadati e dal responsabile del Servizio Fasce Deboli della Provincia Marino Bottà due progetti ambiziosi, che hanno come obiettivo quello di inserire nel mondo del lavoro i soggetti più deboli e i giovani in condizioni di maggiore fragilità.

Il primo progetto è rivolto alle persone svantaggiate ed è stato battezzato “Paese Pulito”. L’obiettivo è quello di impegnare i diversamente abili in un lavoro di pulizia certosina di quelle zone spesso ‘dimenticate’ presenti nei diversi Comuni lecchesi e che versano in pessime condizioni.

“I diversamente abili iscritti all’apposito Ufficio di Collocamento sono circa 1600 – spiega Bottà – ma il dato preoccupante e che riguarda l’intera Nazione è che circa il 40%  degli iscritti non riuscirà mai a trovare un collocamento proprio per i problemi legati alla persona. Abbiamo così pensato di dare vita a un progetto che fosse rivolto a loro, ed è nato appunto ‘Paese Pulito’, progetto sviluppato in collaborazione con quattro cooperative sociali del territorio: Strade da scoprire di Colico, Di mano in mano di Ballabio, La solidarietà di Galbiate e Paso lavoro di Merate. Le cooperative avranno il compito di acquistare i carrelli delle pulizie e in seguito di proporre ai Comuni l’inserimento, mediante un tirocinio e un tutor, di una persona in condizioni di svantaggio sociale che sia residente in quel Comune al fine di favorire l’inserimento della persona nella comunità in cui risiede e vive. Il progetto è completamente gratuito per i Comuni e i costi sono interamente a carico della Provincia e di numerose aziende private. Ai lavoratori verrà corrisposta una borsa lavoro che sarà di 260 euro per coloro che svolgeranno un lavoro part-time a di 300 euro per coloro che effettueranno il full time. Stanziare somme maggiori non era possibile – tiene a precisare Bottà – in quanto queste persone ricevono già un assegno di assistenza”.

Il secondo progetto è rivolto ai giovani in condizioni di maggiore fragilità. “Si tratta di tre protocolli d’intesa – spiega sempre Bottà – che prevedono una collaborazione tra la Provincia e le comunità Don Guanella, Villa Virginia, Via Gaggio e Padri Somaschi per la gestione di percorsi di accompagnamento al lavoro di giovani in carico alle comunità stesse.”

“Sono due progetti molto importanti attraverso i quali diamo priorità all’occupazione giovanile – ha spiegato l’assessore Dadati – Due progetti che riguardano i giovani che hanno difficoltà nell’approdare al mondo del lavoro. Vogliamo prestare attenzione a quelle persone che hanno un disagio non solo fisico e psichico, ma anche economico certi che l’occupazione possa avere anche risvolti positivi sotto più punti di vista”.

Dadati ha infine sottolineato l’importanza di “lavorare in Rete” aggiungendo: “Questa modalità è una prerogativa dell’istituzione provinciale”, aspetto che ha condiviso pienamente anche il responsabile Bottà.