Calolzio BeneComune ribadisce i dubbi sul tracciato della nuova Lecco-Bergamo

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I lavori
Lo svincolo di Calolziocorte abbandonato da anni

L’intervento di Sonia Mazzoleni all’indomani della firma della convenzione per la realizzazione dell’opera

“Spostare l’uscita al ponte Cesare Cantù consente ancora oggi la riprogettazione per un tracciato diverso”

CALOLZIOCORTE – “Lo svincolo al Lavello… un trauma per la città”. E’ questo il pensiero del gruppo consigliare Calolziocorte BeneComune, all’indomani dell’annuncio della firma della convenzione per la realizzazione della variante di Vercurago della nuova Lecco-Bergamo. Nelle scorse ore il gruppo guidato da Sonia Mazzoleni ha diramato un comunicato stampa per ribadire la propria posizione sulla questione.

“Apprendiamo dalla stampa, con curiosità ma anche con molta preoccupazione, l’enfasi per la sottoscrizione di una convenzione che, pur prolungandone i tempi, tiene in piedi un percorso che, sempre più, mostra difficoltà nel prosieguo verso la realizzazione della Lecco-Bergamo.
Ribadiamo ancora una volta che il nostro gruppo civico Calolziocorte BeneComune, non solo non è contrario alla necessità della variante San Gerolamo, ma auspicandone la concreta realizzazione, chiede nel contempo, quale obiettivo, una soluzione territoriale di ampio respiro, consapevoli che un’infrastruttura importante come la Lecco-Bergamo, nella scelta del percorso, debba essere attenta nel salvaguardare e proteggere le città, in particolare la nostra, evitando o comunque limitando quegli interventi che, di fatto, ne modificano e cambiano pesantemente la sua identità.
Questo non è più il tempo di sterili proclami trionfalistici, ma è il momento della responsabilità che obblighi la politica locale, provinciale, regionale e nazionale ad interrogarsi seriamente se la soluzione progettuale scelta, di fatto, abbia mai superato le difficoltà per una sua reale e concreta realizzazione, ossia quelle problematiche che, di fatto, hanno sempre bloccato i lavori e che, prima di parlare di scelta tra le varie soluzioni proposte, andavano valutate al fine di pensare ad un progetto complessivo e con meno criticità.
Il vero limite di questo progetto è sempre stato il corto respiro del suo tracciato tenendo sempre come punti fermi i due “imbocchi” di Vercurago e di via dei Sassi a Calolziocorte, zona storicamente molto critica della nostra città che, anche da quanto emerso dalla relazione Anas sulla consistenza del terreno, avrebbe già dovuto far attenzionare al rischio geologico/strutturale dovuto alla vicinanza del lago, che attualmente provoca l’allagamento dell’ingresso realizzato.
Ma la politica si è sempre preoccupata di fare propaganda con la promessa del risultato da raggiungere, senza mai preoccuparsi delle vere soluzioni progettuali necessarie per superare il delicato “collo di bottiglia” di Calolziocorte, stretto tra lago e montagna: così, per tanti anni, abbiamo assistito al rimpallarsi di colpe e responsabilità.

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Sonia Mazzoleni

Oggi tutti i calolziesi, anche quelli più scettici, con la sottoscrizione di questa convenzione, prendono consapevolezza che la volontà politica di realizzare la Lecco-Bergamo o, meglio, la Lecco-Calolziocorte è reale, con il conseguente abbattimento di abitazioni e un punto interrogativo su tante altre, con un cantiere che durerà anni proprio nel cuore di Calolziocorte, quindi un problema di tutti e non di una zona della nostra città.
È nostro convincimento che la sfida che oggi abbiamo di fronte sia proprio questa, ovvero non scegliere la soluzione meno costosa o quella che ostinatamente si vuole “recuperare”, ma quella che sappia salvaguardare il vero interesse della Città e del suo territorio.
I tempi per ripensare ad una diversa progettazione complessiva ci sono! Bisogna capire se c’è la vera volontà politica di farlo!
Spostare l’uscita al ponte Cesare Cantù consente ancora oggi la riprogettazione per un tracciato diverso, che superi l’abitato di Calolziocorte stando nella parte più rocciosa del nostro territorio. Il nostro compito oggi è quello di “fare luce” su cosa accadrà concretamente nel nostro Comune nei prossimi anni interpellando i soggetti coinvolti, al fine di informare i cittadini, le aziende e le attività commerciali, perché il rischio non sarà solo quello di assistere ad un’opera che prevede l’abbattimento di interi edifici con forti ripercussioni per altri nelle loro vicinanze, ma la preoccupazione che, data la complessità dell’attraversamento per le criticità, già presentatesi, porti ancora una volta al blocco dei lavori che paralizzerebbe la città.
Non faremo barricate, ma chiediamo e chiederemo “alla politica TUTTA” ed a chi oggi ha il compito di portare avanti quest’opera, di assumersi la responsabilità di fare chiarezza e di progettare una soluzione che non devasti e peggiori la situazione della nostra città”.

Sonia Mazzoleni
Calolziocorte BeneComune