La nota di Azione in merito ai forti disagi registrati alla riapertura della linea Tirano – Lecco – Milano
“I pendolari che si spostano lungo quella linea hanno diritto a un servizio efficiente, soprattutto dopo mesi di chiusura”
LECCO – “È inaccettabile che al momento della riattivazione della linea Tirano–Lecco–Milano dopo mesi di chiusura ci si trovi di fronte a disagi e ritardi. I pendolari che si spostano lungo quella linea hanno diritto a un servizio efficiente, soprattutto dopo mesi di chiusura. Il Ministro Salvini faccia chiarezza sul reale stato dei lavori e sui tempi effettivi di ritorno alla normalità”. Così Giulia Pastorella, deputata e vicepresidente di Azione, sui disagi patiti lunedì 15 settembre dai tanti pendolari della linea ferroviaria che collega la Valtellina a Milano, interrotta per molti mesi per via dei lavori di ammodernamento, terminati proprio con la riapertura della linea ieri.
Una ripresa del servizio che non è stata all’altezza delle aspettative, tanto che la deputata di Azione ha annunciato che depositerà un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione Lecco.
E’ proprio quest’ultima ad aggiungere: “Come sezione provinciale del partito, riteniamo necessario richiamare il ministro dei trasporti su un una situazione delicata come quella della ferrovia Milano Lecco Sondrio. A pochi mesi dalle Olimpiadi, nonostante la riapertura delle scuole e delle attività lavorative, il servizio di trasporto ferroviario è tutt’altro che certo. Serve più controllo sullo status dei lavori.”
Azione intende infatti chiedere conto sulla riduzione della velocità dei convogli, sulle corse sostituite da autobus, sulle fermate soppresse e sui tempi di percorrenza più lunghi. “A ciò si aggiungono i lavori ancora incompleti in diverse stazioni — come a Colico — e i guasti già registrati nella giornata inaugurale, con conseguenti ritardi e cancellazioni” concludono i referenti del partito guidato da Carlo Calenda.

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