MILANO – “Con la politica ho una grande storia d’amore che va avanti da 25 anni. E come tutte le storie d’amore non finiscono mai”.
Roberto Maroni non si ricandiderà alla guida di Regione Lombardia, ma la sua decisione, trapelata domenica e confermata nella conferenza stampa di lunedì al Pirellone, lascia presagire altre possibilità per il presidente uscente.
Il suo addio al Pirellone “per ragioni personali” non corrisponderebbe a contrasti politici e nemmeno “a motivi di salute. E a parte un raffreddore di stagione – ha scherzato il governatore – sto bene”.
“So cosa vuol dire governare e assumere responsabilità di governo. Sono a disposizione” ha riferito nel corso dell’incontro con i giornalisti. Del resto, le elezioni nazionali sono state più volte toccate dal discorso dell’esponente della Lega. “ho il timore che se vince Luigi Di Maio l’Italia finisce come spelacchio – ha riferito – Per me il candidato dei 5Stelle è Virginia Raggi al cubo”.