In occasione della giornata mondiale, momento di riflessione davanti al monumento di piazza Manzoni
“Otto persone al giorno, una ogni tre ore, in Italia muoiono per malattia asbesto correlate”
LECCO – Tra il 2000 e il 2017 in provincia di Lecco sono stati segnalati 187 casi di mesotelioma, malattia per la quale non si conosce cura e causata dall’esposizione all’amianto. Si tratta, in media, di 5 persone ogni anno. Tra il 2012 e il 2015 si sono registrati ben 64 casi, con un picco raggiunto nel 2015 di ben 20 cittadini segnalati.
Si è chiusa oggi pomeriggio, sabato 30 aprile, una settimana intensa per il Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco guidato dalla presidente Cinzia Manzoni. Il 28 aprile scorso, infatti, è stata celebrata la Giornata Mondiale Vittime dell’Amianto: si calcola, per difetto, che in tutto il mondo le vittime dell’amianto siano circa 107.000 all’anno.
Dopo il successo di partecipazione ottenuto proprio giovedì scorso dal convegno “Liberi dall’Amianto” che si è svolto a Valgreghentino, oggi è stato celebrato un piccolo momento di ricordo davanti al monumento dedicato alle Vittime dell’Amianto in piazza Manzoni a cui hanno partecipato alcuni partenti delle vittime oltre all’assessore del comune Renata Zuffi.
“Lecco purtroppo è al 41° posto nella lista dei cento comuni italiani con più amianto, così come la Lombardia è la regione con più amianto e con più vittime – ha detto la presidente Manzoni -. Otto persone al giorno, una ogni tre ore, in Italia muoiono per malattia asbesto correlate. Conosciamo questo killer silenzioso e dobbiamo lottare tutti per un mondo più pulito per le nuove generazioni”.
Cinzia Manzoni ha poi voluto ricordare l’amico Michele Michelino, fondatore del Comitato della difesa della salute sui luoghi di lavoro, scomparso pochi giorni fa: “Lui c’è sempre stato vicino in questa battaglia perché, purtroppo, dietro queste morti c’è ancora tanta burocrazia e le famiglie hanno bisogno di un sostegno – ha detto Manzoni -. Voglio perciò leggere una lettera che gli scrissi quando mio padre era malato e stava per morire”.
Parole cariche di amarezza che rivelano le difficoltà e gli ostacoli, comuni a tutti coloro che si trovano in questo calvario, che si è costretti ad affrontare per far valere il diritto alla salute e alla cura. Quindi, dal Premio Incipit 2018 organizzato da Letterariamente, è stato letto il racconto di Carlotta, studentessa del Medardo Rosso di 15 anni.
In Lombardia tra il 2000 e il 20147 sono stati segnalati 11.213 casi sospetti. La valutazione delle diagnosi e dell’esposizione è stata portata a termine per 7.267 casi. Di questi 5.981 casi sono stati confermati come mesotelioma. L’esposizione ad amianto in ambito professionale è risultata in 3.233 casi. Il Gruppo Aiuto Mesotelioma continuerà ancora nella sua opera per far valere i diritti dei malati e delle loro famiglie. La giornata si è conclusa con la Santa Messa celebrata in basilica.