Crescono i casi di Hiv, nel 2023 erano stati 5. La sifilide l’infezione più frequente
La dottoressa Piconi, primario di Malattie Infettive: “La scarsa conoscenza è uno dei motivi dell’incremento tra i giovanissimi”
LECCO – Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sono in aumento tra i più giovani. Lo dicono i dati regionali, e la stessa tendenza si riscontra anche a Lecco e Provincia. La sifilide è la più frequente infezione riscontrata – in Lombardia nei primi sei mesi del 2024 si è avuto un incremento di 140 casi al mese rispetto ai 100 confermati nel 2023 – seguita da gonorrea e chlamydia. Preoccupante anche l’aumento di infezioni da Hiv: già 17 quest’anno nella nostra Provincia, a fronte delle 5 riscontrate lo scorso anno.
Un incremento dovuto a più fattori, tra cui, sicuramente, la scarsa conoscenza del tema e il mancato uso di precauzioni (preservativo) durante i rapporti sessuali, spesso occasionali e non protetti, tra i giovani. A darci una panoramica è la dottoressa Stefania Piconi, Direttore del reparto di Malattie Infettive di Asst Lecco.
Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sono in aumento tra i giovani (adolescenti e giovani adulti, fascia 14-21). Anche a Lecco si registra questo aumento?
“Secondo l’ultimo Report di Regione Lombardia (dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2024) la più frequente Infezione Sessualmente Trasmessa in Lombardia rimane la sifilide. In particolare in Regione Lombardia nei primi sei mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si è avuto un incremento dei casi di sifilide (140 casi confermati/mese nel 2024 verso i 100 casi confermati/mese del 2023); stesso andamento per gonorrea (100-120 casi/mese nel 2024 vs 80-90 casi/mese del 2023) e per Chlamydia con un progressivo e netto incremento da giugno ad ottobre 2023 e primi mesi 2024. Più colpito il sesso maschile rispetto al femminile verosimilmente perché più colpiti gli omosessuali maschi, mentre per quanto riguarda l’età per tutte le tre principali IST (sifilide, gonorrea e chlamydia) meno casi sotto i 20 anni e sopra i 60 anni rispetto alle altre fasce d’età; più frequente tra i 20 e i 60 anni con picchi tra i 20-29 anni e tra i 30 e i 39 anni.
Anche a Lecco e provincia si è assistito ad un aumento dei casi di IST. Riguardo alla sifilide nel primo trimestre 2023 rispetto al primo trimestre 2024 si è passati dai 2 casi per 100.000 abitanti ai 4.8 casi per 100.000 abitanti. Meno rilevante l’incremento, sempre nello stesso periodo, per quanto riguarda gonorrea (1.3 casi per 100.000ab vs 0.3 casi per 100.000ab) e chlamydia (1,3 casi per 100.000ab rispetto a 1 caso per 100.000 ab). Riguardo HIV, invece, abbiamo avuto nel 2024 non ancora concluso 17 nuove infezioni rispetto alle 5 del 2023″.
Le Malattie Infettive come hanno strutturato la risposta di salute a questo incremento di casi?
“Da quasi due anni la mia equipe sta rispondendo a questa richiesta di salute offrendo una rapida risposta diagnostica e terapeutica. E’ infatti possibile eseguire presso la Struttura Complessa di Malattie Infettive del Manzoni lo screening per le Infezioni Sessualmente Trasmesse mediante accesso diretto senza necessità di appuntamento. Questa è una attività svolta prevalentemente da personale infermieristico specializzato e formato, la restituzione dei referti viene invece eseguita da un infettivologo specializzato nella gestione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse per la corretta gestione della terapia e, soprattutto, un supporto concreto alle indicazioni da seguire per la loro prevenzione”.
Cosa è possibile fare per prevenire le Infezioni Sessualmente Trasmesse?
“Agli utenti che si rivolgono al nostro Servizio di Infezioni Sessualmente Trasmesse proponiamo, in linea con le indicazioni Ministeriali e di Regione Lombardia, un programma vaccinale completo finalizzato alla prevenzione delle IST oltre ad offrire la possibilità di PrEP ovvero Profilassi Pre-Esposizione che consiste nel prescrivere e monitorare la terapia antivirale per prevenire l’infezione da HIV alle persone non sieropositive, ma ad alto rischio di contrarre l’infezione”.
L’aumento di Infezioni Sessualmente Trasmesse è dovuto al minor uso del preservativo tra i giovani, come mai?
“Sicuramente la scarsa conoscenza e sensibilizzazione della problematica è uno dei motivi per l’incremento in generale tra i giovanissimi delle infezioni sessualmente trasmesse. L’uso del preservativo è uno strumento sicuro per evitarne la trasmissione, ma molto spesso questo viene disatteso. Se al mancato uso del preservativo associamo rapporti occasionali e utilizzo di droghe e alcool è ovvio che il rischio aumenta esponenzialmente. Sensibilizzare alla tematica è un dovere importante di sanità pubblica al pari di un efficace contact tracing mirato a ‘vagliare’ e trattare tutte le persone esposte al rischio infettivo”.