Oltre 4 mila vittime all’anno in Italia, 107 mila nel mondo a causa dell’amianto
Questa sera un convegno a Valgreghentino, sabato la commemorazione a Lecco
LECCO – “La cifra di 4.400 vittime all’anno per malattie provocate dall’amianto in Italia, di cui 1.600 per mesotelioma pleurico, rappresenta una tragedia silenziosa e immane che va affrontata subito con interventi adeguati per la cura e la prevenzione e con un’azione massiccia per lo smaltimento delle ingenti quantità di amianto presenti tutt’ora a livello nazionale” è la denuncia e richiesta al governo del Coordinamento Nazionale Associazioni Amianto.
Una richiesta che giunge in occasione della Giornata Mondiale Vittime dell’Amianto, che si celebra oggi 28 aprile in tutto il mondo, dove si calcola, per difetto, che le vittime dell’amianto siano circa 107.000 all’anno.
Il CNAa, infatti, ha caratterizzato le manifestazioni previste in varie parti d’Italia con una richiesta fondamentale al Governo: trovare rapidamente le forme più opportune ed efficaci per lo smaltimento dell’amianto e la bonifica delle aree interessate, in quanto non è pensabile che si debbano attendere 70 anni, tanti quanti ce ne vorrebbero ai ritmi attuali, secondo quanto emerso dai calcoli ufficiali.
Anche Lecco partecipa alle celebrazioni con alcune iniziative promosse dall’Associazione Gruppo Aiuto Mesotelioma Odv: questa sera, alle ore 20,45 presso la Sala Polivalente via Luigi Tavola 6 Valgreghentino ci sarà il convegno “Liberi dall’Amianto’ presente oltre al GAM anche l’avvocato penalista Paolo Erik Liedholm (membro di AFEVA di Casale Monferrato ) .
Sabato 30 aprile ore 16 presso il monumento dedicato alle Vittime dell’Amianto in piazza Manzoni vi sarà un momento di riflessione e alle ore 17 presso la Basilica S Nicolò verrà celebrata da Mons. Davide Milani la S Messa in suffragio delle Vittime.
Legambiente: ancora 1,2 milioni di metri cubi da smaltire in Lombardia
Dalla messa al bando, con la legge n. 257 del 1992, si contano ancora 1,2 milioni di metri cubi di coperture di amianto da smaltire sul territorio lombardo, secondo le stime del Programma regionale di gestione dei rifiuti, che prevede la rimozione totale entro il 2027. Lo fa sapere Legambiente Lombardia
Si calcola che in dieci anni la presenza sia stata dimezzata, ma rimane aperta la riflessione su come gestire quantitativi così importanti di materiale: in Lombardia ci sono due discariche autorizzate, a Montichiari nel Bresciano e a Ferrero Erbognone nel Pavese.
La Lombardia, secondo il Rapporto Rifiuti Speciali 2021 di Ispra, è la regione con il maggior quantitativo di rifiuti contenenti amianto: 76 mila tonnellate, pari al 27,9% del totale nazionale, che in buona parte vengono esportati principalmente in Germania.
“A trent’anni dall’entrata in vigore della legge che vieta l’uso dell’amianto, riteniamo sia necessario accelerarne la rimozione, soprattutto su edifici civili e residenziali, che rappresentano il 10% dell’attuale presenza in Lombardia. Si muore ancora oggi di asbestosi, non dimentichiamolo. – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Serve una maggiore incentivazione anche da parte di Regione Lombardia. In questo periodo di crisi energetica, installare pannelli fotovoltaici sui tetti al posto delle coperture da bonificare dovrebbe essere intesa come un’opportunità per l’avvio della risoluzione di entrambi i problemi”.