“Natura vagante” è il nome del piano che punta a valorizzare la pastorizia nomade
Partnership fra istituzioni, mondo della ricerca e associazionismo
MERATE – C’è anche Parco Adda Nord tra i promotori del progetto “Natura vagante” che recentemente è stato premiato con un finanziamento di Fondazione Cariplo.
L’iniziativa mira a rivitalizzare la pastorizia nomade, ancora oggi presente lungo l’Adda e nelle zone circostanti.
“La presenza di quest’attività – spiegano dal Parco Adda Nord – presenta risvolti interessanti che si desidera valorizzare, partendo anzitutto dalla considerazione che laddove ancora avviene la transumanza delle pecore, vi è un corridoio verde utilizzabile anche dalla fauna locale. La cura, quindi, di questi corridoi ecologici permetterà di mantenere, se non addirittura di ripristinare, un ecosistema vivo e aperto, di cui tutti potranno godere”.
Allo stesso modo, il progetto mira alla difesa e alla valorizzazione dei prati stabili, fonte di cibo per gli erbivori che, nutrendosi di erba e germogli di piante, impediscono al bosco di espandersi senza controllo. Oltre alle attività appena indicate, il progetto prevede altre azioni volte a incrementare l’incidenza sul territorio degli elementi naturali esistenti: aree umide, rimboschimenti, manutenzione di siepi e filari.
Oltre a Parco Adda Nord partecipano PLIS Brembo, PLIS Parco Agricolo Nord Est, Comuni di Ponte San Pietro, Curno, Mapello, Presezzo, Castelnuovo Bocca d’Adda, con il supporto scientifico del Dipartimento di scienze e politiche ambientali e del Dipartimento di scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambiente dell’Università degli Studi di Milano.
Hanno anche collaborato l’Associazione Culturale Festival del pastoralismo, l’Associazione Faunaviva e l’Associazione WWF Foppe di Trezzo, oltre al Parco Adda Sud, che ha concesso un cofinanziamento.
Il progetto ha un costo complessivo di 1,24 milioni di euro finanziati dallaFondazione per l’importo di 830 mila euro, mentre la restante parte rimarrà in carico agli altri partner.
Per il Commissario del Parco Adda Nord, Giovanni Bolis “il progetto rappresenta una best practice che permetterà di implementare le risorse ambientali presenti in un territorio che già tanto ha dato allo sviluppo urbano. L’obiettivo è quello di valorizzare le sinergie già esistenti e di fare in modo che le tradizioni che hanno da sempre caratterizzato l’agricoltura lombarda continuino ad esistere garantendo un potenziamento e una rivalutazione di quelle aree che a pieno titolo potranno implementare il sistema delle aree verdi”.
“Siamo ben lieti – afferma il presidente del PLIS Parco Agricolo Nord Est, Silvano Brambilla – di aver aderito a questo progetto, addirittura migliore rispetto alla nostra originaria formulazione. Questo approccio di così ampia scala ci ha permesso di entrare in contatto e di far sistema con molti soggetti diversi e tra essi complementari. Per quanto riguarda il nostro territorio, potremo in tal modo operare per l’ulteriore miglioramento di alcune delle eccellenze che abbiamo, quali l’ex Sanatorio di Ornago, l’area della Collinetta del CEM Ambiente e la piana di Bellusco-Mezzago”