Sotto i riflettori dell’incontro organizzato da Federazione della Sinistra e da Sinistra Ecologia Libertà, che si è tenuto lunedì sera alla Camera del Lavoro di Lecco, è finita Lario Reti Holding. Coordinati da Tino Magni i due relatori: Remo Valsecchi e Roberto Fumagalli hanno approfondito alcuni temi che stanno investendo la multiutility, anche a seguito dei referendum, che hanno visto la stragrande maggioranza dei lecchesi pronunciarsi, come nel resto d’Italia, contro la privatizzazione dei servizi pubblici.
Forte preoccupazione e contrarietà è stata espressa circa il progetto di spin-off (scissione di ramo d’azienda) allo studio di Lario Reti Holding che, come scritto nel prospetto presentato dalla stessa società, consentirebbe l’apertura a liberalizzazioni e privatizzazioni, senza fra l’altro chiedere il benestare dei Comuni soci.
“Il referendum contro la privatizzazione dell’acqua – ha sottolineato Fumagalli – necessita però subito di una pressione per far si che a livello nazionale il Parlamento discuta della “legge di iniziativa popolare”, sottoscritta da oltre quattrocentomila cittadini e che la legge regionale lombarda sia rivista, come richiesto a suo tempo da ben 110 sindaci e migliaia e migliaia di cittadini, legge che consentiva ai privati di gestire l’erogazione dell’acqua. Anche a livello locale l’attenzione deve rimanere alta, per non permettere svuotamenti della volontà espressa con i referendum e per ottenere, finalmente, una apertura democratica ai cittadini che devono essere partecipi delle decisioni in materia di servizi pubblici essenziali, di cui l’acqua è centrale e vitale”.
Quindi Fumagalli ha concluso: “Ogni tentativo di operazioni, come lo spin-off proposto da Lario Reti Holding o altre più o meno soffuse operazioni che aprirebbero le porte anche a parziali privatizzazioni, non saranno sopportate acriticamente”.