Che polverone la lettera di Riccardo Innocenti sul Soccorso Alpino

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LECCO – La lettera intitolata “Il soccorso alpino ha un’altra faccia?” pubblicata sul blog dell’alpinista Alessandro Gogna, ospitato sul sito del Banff Mountain Film Festival che farà tappa a Lecco martedì prossimo, sta facendo un gran chiasso in Rete e, a quanto pare, non solo lì (vedi lettera). 

logo soccorso alpinoA firmare la lunga missiva di denuncia è Riccardo Innocenti, di Fiano Romano (Roma), socio della Sezione di Leonessa del Club Alpino Italiano, nonché ex (suo malgrado) volontario del Soccorso Alpino del Lazio radiato per gravi motivi disciplinari.
Innocenti con la sua lettera sembrerebbe aver aperto il vaso di Pandora puntando il dito su dubbi, a suo dire, rimborsi ai volontari e sui finanziamenti che, stando a quanto riporta lo stesso Innocenti nella missiva, avrebbero in parte preso strade diverse da quelle regolari.

Un vero e proprio tsunami per il CNSAS Lazio e non solo, che in quel di Lecco ha richiamato alla memoria le vicissitudini che, nell’agosto del 2012, travolsero il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo con la Finanza che fece visita alla sede di via Roma a Pescate.

Una vicenda preceduta, pochi mesi prima, dalle dimissioni (poi respinte) del vice-delegato Alessandro Spada  (oggi vice presidente del SASL – Servizio Regionale Lombardo del CNSAS) e, a seguire, da una sorta di “fuggi fuggi” con 8 volontari che rassegnarono le dimissioni perchè in forte polemica con i vertici della delegazione e non solo, allora guidata da Gianattilio Beltrami. Gli otto motivarono la decisione dal “perdurare – come riportato nella loro lettera – di continue prevaricazioni di regole statutarie, leggi sul volontariato e nuove convenzioni da parte della ‘catena di comando”  (vedi articolo 1  – vedi articolo 2).
A questi otto, si aggiunse, due giorni dopo, il dimissionario Giacomo Arrigoni a quel tempo Capo Stazione Le Grigne di Lecco (vedi articolo). Beltrami commentò i fatti sostenendo che i nodi “erano arrivati al pettine” (vedi intervista del 20 marzo 2012). Mentre, sulla visita della Finanza presso al sede di Pescate al momento non si hanno ancora responsi.

Tornando alla lettera di Innocenti, due giorni fa (18 marzo), è seguita la lettera del presidente generale del CAI Umberto Martini e il comunicato stampa a firma di Corrado Pesci, presidente del Servizio Regionale Lazio (SASL) del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico nel quale si legge che Innocenti sta “tentando di infangare il CNSAS alludendo a presunte opacità nella gestione finanziaria”. (Lettera del presidente del Cai Umberto MartiniComunicato del CNSAS LAZIO)
Una questione davvero spinosa che sta facendo molto chiacchierare e che proseguire nell’aula di un Tribunale.