LECCO – E’ convocata per domani, mercoledì, nel pomeriggio, la Conferenza dei Sindaci del Distretto di Lecco che si ritroverà nella sede dell’ex Asl (oggi Ats) per affrontare la delicata questione dell’ospitalità ai migranti sul territorio lecchese.
La stessa assemblea nel dicembre del 2015 aveva approvato il piano di accoglienza diffusa dei richiedenti asilo in provincia, piano che nei fatti non è ancora partito. A breve però lo sarà, con l’annunciata chiusura del centro di accoglienza dei Bione entro l’estate, per consegnare l’area ai Vigili del Fuoco (lì sorgerà la nuova caserma) e la necessità di reperire altrove i circa duecento posti che oggi la struttura fornisce.
Rendere capillare l’accoglienza dei migranti sul territorio impone che tutti i Comuni facciano la propria parte, ma non tutti, decisamente, sono d’accordo: il primo a sfilarsi è il sindaco di Oliveto Lario, Bruno Polti, che in una nota ha fatto sapere che non parteciperà alla riunione.
“Questa amministrazione comunale ha, a tutti i livelli, reiteratamente, in maniera chiara e univoca, manifestato il proprio netto ed incondizionato dissenso, sul dibattuto tema dell’accoglienza dei migranti in territorio provinciale e dunque comunale – fa sapere il primo cittadino – Si chiarisce fin da subito l’assoluta indisponibilità ad accogliere sul territorio comunale di Oliveto soggetti rientranti nella classificazione di migranti, emigrati, clandestini o ‘profughi’ (circa il 3% di coloro che chiedono asilo) e che vengono penalizzati da una politica governativa miope e insensata, basata su un presunto buonismo di facciata, che non offre giovamenti di sorta, creando invece problematiche che dovranno essere poi risolte da altri”.
Polti “continua a ritenere prioritaria la salvaguardia degli interessi della popolazione locale, sopratutto in un momento storico come quello attuale di grande criticità economica”.