Progetto di interscambio tra Soccorso Alpino Triangolo Lariano e Cararra – Lunigiana

Tempo di lettura: 3 minuti

CANZO / VALMADRERA – Un vero e proprio scambio professionale e culturale in ambito di soccorsi in montagna quello che avverrà nel mese di aprile e successivamente a settembre tra il Soccorso Alpino della Stazione Triangolo Lariano della XIX Delegazione Lariana con sede a Canzo e Valmadrera e la stazione del Soccorso Alpino di Carrara e Lunigiana che opera sulle Alpi Apuane.

Un vero e proprio progetto di interscambio voluto del capo stazione Alberto Redaelli fautore dell’iniziativa nata due anni fa. “La finalità è quella di acquisire nuove nozioni e maggior esperienza – spiega Redaelli – Confrontarsi con altre stazioni che operano in ambienti montani diversi dai nostri, che utilizzano approcci e tecniche differenti, ci consente di crescere e di acquisire nuove nozioni. Nel contempo trasmettiamo a loro le nostre competenze dando vita ad uno scambio professionale e culturale proficuo”.

Ovviamente uno scambio non solo nozionistico ma soprattutto pratico: “Con i colleghi della stazione di Carrara e Lunigiana effettueremo una due giorni sulle loro montagne e con i colleghi della stazione di Carrara e Lunigiana effettueremo delle simulazioni e degli interventi per vedere sul campo quali sono gli approcci, le manovre e le prassi che utilizzano. Questo il 21 e 22 aprile, poi a settembre invertiremo i ‘campi’ con una due giorni ai Corni di Canzo”.

Da sinistra, Alberto Redaelli capo stazione del Soccorso Alpino Triangolo Lariano e Renzo Geminiani capo stazione della Stazione del Soccorso Alpino di Cararra e Lunigiana

 

E proprio oggi, sabato, una delegazione della Stazione del Soccorso Alpino di Cararra e Lunigiana formata dal Capo Stazione Renzo Geminiani, dal suo vice Emanuele Stefanelli è giunta alla Stazione del Bione per un primo confronto alla presenza del Delegato della XIX Delegazione Lariana Luca Vitali.

“E’ un interscambio di esperienze molto importante che tra le finalità ha anche quella di fare gruppo e di consolidarlo, aspetto molto importante per una realtà come quella del Soccorso Alpino – aggiunge Sandro Pelegatta braccio destro di Redaelli nell’organizzazione del progetto – Un progetto non nuovo, che abbiamo sperimentato due anni fa con il Soccorso Alpino di Alleghe”.

“L’idea del progetto mi è venuta un paio di anni fa e la scelta di iniziare da Alleghe non è stata casuale – prosegue Redaelli – Dopo la morte di Marco “Butch” Anghileri del quale ero amico, mi sono sentito quasi in dovere di iniziare da lì, da quei luoghi e con quelle persone che lo hanno conosciuto e amato tanto quanto noi. Alleghesi che sono legatissimi anche a Valmadrera e alla sua gente ormai da più di 45 anni, ovvero da quel lontano 1972 quando venne aperta la ‘Via dei cinque di Valmadrera’ tracciata sul Civetta da Gianni e Antonio Rusconi, Gianbattista Crimella, Giambattista Villa e Giorgio Tessari“.