VALMALENCO (SO) – Si è concluso nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 16 aprile, l’intervento che per due giorni ha impegnato la VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino.
Poco prima delle 16:30 di ieri, domenica, la Stazione di Valmalenco è stata allertata in seguito alla segnalazione di grida d’aiuto in una zona impervia nei pressi del Rifugio Marinelli. Due persone che si trovavano in posizioni differenti hanno sentito la richiesta, espressa in inglese (Help!). Poco dopo, alcuni sci-alpinisti provenienti dalla Capanna Coaz hanno dichiarato di avere notato due persone, che stavano praticando sci-alpinismo, nella zona del Piz Glüschaint, in territorio svizzero.
Le ricerche, svolte da CNSAS, SAGF Guardia di Finanza di Sondrio, Carabinieri di Chiesa Valmalenco, in collaborazione con la Polizia cantonale svizzera, il Soccorso alpino Bregaglia – Poschiavo e la REGA – Guardia aerea svizzera di soccorso, hanno riguardato un ampio territorio. Hanno partecipato anche tre guide alpine tedesche.
L’elisoccorso decollato da Bergamo ha portato in quota 11 tecnici CNSAS, al Passo e al rifugio Marinelli. Sono state vagliate tutte le zone nei dintorni del Passo Marinelli e dello Scerscen Superiore, fino a sera inoltrata. Il gruppo di ricerca però non ha rilevato alcuna traccia del passaggio di persone. Non ci sono stati riscontri nemmeno con le segnalazioni luminose.
Stamattina all’alba le ricerche sono riprese verso il rifugio Carate, zona Musella, tra i ghiacciai Scerscen Superiore e Inferiore; effettuato anche un passaggio mirato al Bivacco Parravicini, sempre senza esito.
Considerato anche il forte rischio di valanghe, dopo le nevicate di stanotte, in assenza di altri elementi di ricerca, le operazioni sono state sospese; nell’eventualità di nuovi segnali o in caso di denuncia di scomparsa, saranno riprese tempestivamente.