Quattro frecce davanti alla farmacia, medico multato: “Era un’emergenza”

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La dottoressa Giuseppina Imperio

VALMADRERA – “Se non avessi avuto con me l’adrenalina non saremmo neanche qui a parlare di quanto successo”. E’ ancora scossa Giuseppina Imperio, protagonista della disavventura vissuta lo scorso 31 agosto a Valmadrera.

La donna,  52 anni, medico anestesista e rianimatore presso l’Ospedale Mandic di Merate, stava facendo alcuni lavori nella sua nuova casa in città, quando nel gettare l’umido è stata punta alla mano da un calabrone.

“La mano mi si è subito gonfiata, essendo allergica mi sono iniettata l’adrenalina che tengo sempre a portata. Fortunatamente sono medico anestesista e so come si usa, altrimenti anche i soccorsi più tempestivi non mi avrebbero tirata fuori viva da casa” ha raccontato Giuseppina.

La mano di Giuseppina una settimana dopo la puntura del calabrone

 

Poco dopo però la donna ha avuto una repentina reazione sistemica, decidendo così di recarsi in auto alla farmacia più vicina e farsi dare un cortisonico. Qui è successo il fatto che ha lasciato l’amaro in bocca a Giuseppina.

“Con la mano gonfia non riuscivo a fare bene manovra così ho lasciato l’auto in uno spiazzo di fronte alla farmacia, sapevo che ero in divieto di sosta ma avevo urgenza di farmi dare del cortisone per via della reazione sistemica. Ho messo le quattro frecce e sono entrata in farmacia. Non c’erano clienti, ero l’unica, la farmacista è stata gentilissima e veloce, mi ha dato i medicinali, cortisone e antibiotico, e sono uscita nel giro di pochi minuti. Arrivata all’auto ho trovato una multa da 85 euro sotto il tergicristallo“.

Pochi giorni dopo l’accaduto Giuseppina si è imbattuta nei Vigili fuori dal municipio e ha contestato la sanzione: “Io capisco e sono la prima a dire che le regole vanno rispettate, però la mia era una situazione di urgenza e sono stata in farmacia davvero pochi minuti, viene il dubbio che mi abbiano tenuta d’occhio per farmi la multa. In certi contesti anche gli agenti dovrebbero sapere interpretare le situazioni. Quando ho spiegato loro la vicenda mi hanno detto a loro non interessava, il parcheggio lì non andava fatto. A me ha dato fastidio soprattutto l’atteggiamento”.

Nella multa, come ci ha illustrato, è contestato il parcheggio sul marciapiede e l’uso improprio dei dispositivi luminosi (quattro frecce, ndr): “Mi è sempre stato insegnato che le quattro frecce si utilizzano in caso di urgenza, evidentemente non è così…Comunque sia, la multa l’ho pagata, perchè era giusto così, ma resta ancora tanta l’amarezza, soprattutto per la mancata sensibilità da parte degli agenti di Polizia” ha concluso.