BRESCIA – Lutto nel mondo dello spettacolo: è morta a 40 anni Nadia Toffa, conduttrice televisiva della trasmissione Le Iene di Italia Uno. Da quasi due anni combatteva contro il cancro.
Bresciana, classe 1979, aveva esordito a 23 anni in un’emittente locale. Nel 2009 era diventata inviata de Le Iene realizzando numerosi servizi, tra i più importanti quello sul gioco d’azzardo, truffe ai danni del servizio sanitario nazionale e sullo smaltimento illegale di rifiuti gestito dalla camorra in Campania.
Nel 2015 le era stato riconosciuto il Premio Internazionale Ischia di Giornalismo, l’anno successivo era arrivata alla conduzione della nota trasmissione di Italia Uno. La malattia era comparsa nel 2017 e l’aveva costretta ad abbandonare per diversi mesi l’impegno lavorativo. Al suo rientro, nell’ottobre del 2018, si era raccontata ai suoi telespettatori, raccogliendo l’affetto di tanti.
A Lecco, l’artista Gio Art le aveva voluto dedicare un ritratto, consegnato direttamente nelle mani della conduttrice lo scorso febbraio.
“E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, non perde mai” scrivono i sui colleghi sulla pagina web de Le Iene:
“Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi. D’altronde nella vita hai lottato sempre. Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi.
Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi.
Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “Il male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio.
“Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”.
E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto.
Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare a essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima”.