A Palazzo Paure si fa scuola di Giappone, con Immagimondo

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LECCO – Continua fino al prossimo 6 gennaio la mostra fotografica “L’incanto delle Donne del Mare”, inaugurata ad ottobre a Palazzo delle Paure ed incentrata sul lavoro dell’antropologo Fosco Maraini.

L’esposizione racconta il viaggio dello studioso/fotografo all’isola di Hèkura, al largo delle coste centro occidentali del Giappone, dove la pesca ai molloschi awabi era un compito riservato alle donne che la praticavano in apnea lungo i fondali prospicienti dell’isola. Nel celebre servizio fotografico realizzato da Maraini, le Ama sono ritratte nel loro ambiente naturale: fra gli scogli, in acqua e sott’acqua; la visione solare e disincantata di quello che agli occhi occidentali appariva come il fascino erotico delle donne di Hèkura, si coniuga con la narrazione per fotogrammi di una quotidianità contrassegnata da un profondo rapporto della cultura con l’ambiente.

Nei prossimi giorni sono previsti importanti appuntamenti, nell’ambito della rassegna “Immagimondo” curata da Les Cultures Lecco, che arricchiranno l’offerta culturale dell’evento, per conoscere da vicino una delle terre predilette di Maraini: il Giappone.

Un ricco programma, quello proposto dagli organizzatori, che sfrutterà la nuova sala conferenze del Palazzo delle Paure per approfondire alcuni particolari aspetti della cultura nipponica: dal tè al kimono, in un percorso con protagonista la donna giapponese e la sua emancipazione sociale.

Di seguito il programma completo:

Venerdì 9 novembre _ h. 18.00 – Sala Conferenze, Palazzo delle Paure

Il tè – degustazione tè giapponesi

Il tè sarà il protagonista di una lezione di degustazione che ci accompagnerà dagli esotici paesi d’origine fino alla tazzina passando per i nostri sensi.

Seguiremo la cultura millenaria del tè, ripercorrendo il suo lungo percorso che inizia dalle verdeggianti piantagioni tropicali, passando attraverso la raccolta e la lavorazione di mani sapienti e si concluderà con la degustazione di tre preziosi tè giapponesi.
A cura dell’Università del caffé di Trieste – www.unicaffe.com

h. 21.00 – Sala Conferenze, Palazzo delle Paure

Cerimonia del tè – Chado: la pace del cuore in una tazza di tè

Chado significa letteralmente la Via del tè e definisce la disciplina dell’atto di preparare e bere il tè che ha avuto origine in Giappone nel XV secolo. I maestri del tè, devoti del Chado, sono giunti a una forma estetica che ha profondamente permeato la cultura giapponese.
A cura dell’Associazione Giappone in Italia – www.giapponeinitalia.org

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Venerdì 16 novembre _ h. 21.00 – Sala Conferenze, Palazzo delle Paure

Axis Powers Hetalia: Moe, Yaoi e subculture femminili made in Japan

Axis Power Hetalia (2006 – oggi) è originariamente un fumetto amatoriale online di tipo storico-comico disegnato da Hidekaz Himaruya (1985), caratterizzato dalla personificazione delle nazioni durante la Seconda Guerra Mondiale. A partire dal trio Italia-Germania-Giapppone delle Potenze dell’Asse, le nazioni di tutto il mondo sono antropomorfizzate in veste di ragazzi carini, incompetenti e litigiosi, in grado di stimolare una risposta affettiva di tipo moe: un termine ambiguo e di difficile definizione, ma che all’insegna della parodia scanzonata, del piacere polimorfo e della sessualità cross-gender è diventato, nell’ultimo decennio, un paradigma dominante in molte subculture giovanili nipponiche. Buona parte di questo successo globalizzato “dal basso” è riconducibile alla sovrapposizione fra fantasie da una parte ispirate alle subculture maschili otaku e d’altra parte alimentate dalle subculture femminili yaoi. Particolare attenzione verrà rivolta ai temi dell’identità/alterità nazionale, di razza/etnicità e di genere nel Giappone contemporaneo, ri-articolati in chiave parodica, erotizzata e globalizzata.

Miyake Toshio, ricercatore Marie Curie all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di Occidentalismo, Orientalismo e auto Orientalismo nei rapporti Italia-Giappone in relazione ai temi
dell’egemonia, nazione, razza/etnia, genere.

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Venerdì 23 novembre h. 21.00 – Sala Conferenze, Palazzo delle Paure

In ‘genere’: volti e voci di donne nel ‘900 giapponese

Donne, scrittrici, registe, intellettuali, nel difficile cammino verso l’emancipazione, la consapevolezza di sé, del proprio ruolo nella società, del diritto alla libertà intellettuale, quella stessa che, citando Virginia Woolf non è possibile in assenza di una stanza tutta per sé. Spazio metaforico e reale dove scorre l’esperienza di donne schiacciate da un quotidiano che le vuole ligie ai modelli di femminilità tradizionali, e tuttavia determinate a trovare la propria voce.

Un percorso attraverso le protagoniste del ‘900 giapponese, alla ricerca della donna reale dietro l’immagine o le parole.

Paola Scrolavezza insegna Letteratura Giapponese presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Si occupa in particolare di letteratura femminile moderna e contemporanea e si interessa di scritture di genere, noir e Science Fiction.

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Sabato 1 dicembre _ h. 18.00 – Sala Conferenze, Palazzo delle Paure

Vestizione del Kimono

A cura dell’Associazione Giappone in Italia.

Il kimono è una veste a forma di T, dal taglio a linee diritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Il kimono è composto da svariate parti, ognuna con un nome specifico:hada-juban (abbigliamento intimo), naga-juban (sotto veste), alle volte si usa anche l’han-eri (colletto decorativo).

La veste è avvolta attorno al corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro ed è fissata da un’ampia cintura annodata sul retro, chiamata obi. L’elevato numero delle parti che compongono il kimono rendono a volte necessaria la presenza di un’aiutante per la vestizione, soprattutto per annodare l’obi.

h. 21.00 – Sala Conferenze, Palazzo delle Paure

Un viaggio virtuale nel mondo del kimono

Un itinerario storico, sociale e culturale per capire e approfondire alcuniaspetti della civiltà giapponese, attraverso uno dei suoi simboli più emblematici. Il “kimono”, letteralemente “cosa che si indossa”, è in realtà molto di più di un abito, di un costume nazionale o di termine che spesso fa binomio con “geisha”. Forme, decorazioni e colori ne definiscono le varie declinazioni, in un universo dove nulla è lasciato al caso.

Susanna Marino, Università Statale Milano – Bicocca, linguista, membro del Centro di Cultura Italia – Asia.
Esposizione di kimono e obi per gentile concessione di Bruno Gentili.

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Domenica 2 dicembre_ h. 17.30 – Palazzo delle Paure

La storia di Genji di Murasaki Shikibu, Ed. Einaudi

In collaborazione con Punto Einaudi Lecco.

La prima traduzione italiana dal giapponese antico a cura di Maria Teresa Orsi Il Genji monogatari viene spesso indicato come il primo esempio di romanzo psicologico. Leggendolo non si può evitare di avvertire quanto si proceda in profondità nello scandagliare l’animo umano e come il quadro che ne deriva sembri spesso in sintonia con il modo di sentire di oggi.

Maria Teresa Orsi, ha insegnato Lingua e Letteratura giapponese all’Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato articoli dedicati alla letteratura popolare e al fumetto giapponese e ha curato la traduzionee la presentazione al pubblico italiano di testi classici e moderni.