LECCO – Il capoluogo manzoniano sarà la prima città capoluogo provincia a fare suo un progetto che accende l’attenzione sulle condizioni di accessibilità a tutti di strade, servizi e infrastrutture, un problema che spesso resta nel silenzio di vive una condizione di disagio.
“Il mio Paese è handicappato” è il titolo provocatorio questa iniziativa lanciata dall’associazione Peba che promuove l’abbattimento delle barriere architettoniche nei centri urbani, per rendere le città a misura anche dei portatori di disabilità. Un obiettivo raggiungibile sensibilizzando e aiutando le amministrazioni locali nel finanziamento e nella realizzazione degli interventi.
“Pochi sono i comuni che finora si sono mobilitati su questo tema, solo il 10% secondo i dati Anci” ha ricordato Antonio Pattarini, presidente della commissione consiliare che mercoledì a Palazzo Bovara ha accolto una delegazione dell’associazione, guidata dall’arch. Andrea Ferretti, nell’incontro che ha visto la presenza anche dell’assessore ai Lavori Pubblici, Corrado Valsecchi, del prorettore del Polo di Lecco, prof.ssa Manuela Grecchi e il prof. Angela Colucci, del dirigente dell’Istituto Bovara, Carlo Cazzaniga con la prof.sse Nicoletta Colombo e Vincenza Apicella e il prof. Augusto Butta.
Ateneo e scuola per geometri collaboreranno alle progettazioni degli interventi in città. E’ un’occasione importante per gli stessi istituti scolastici, come hanno sottolineato i loro referenti:
“Il superamento delle barriere è una sfida per una città che vuole guardare al turismo ma che interessa anche i temi dell’innovazione, tematiche estremamente attuali e importanti per Lecco e che per i nostri ragazzi rappresenteranno un momento di formazione” ha spiegato il prorettore Grecchi.
Allo stesso modo, “l’istituto Bovara ha aderito con grande entusiasmo – ha sottolineato il preside Cazzaniga – la figura del geometra oggi in forte ridefinizione, in un momento in cui il mercato immobiliare è in difficoltà, questa è sicuramente un’opportunità per i nostri studenti di vedere altre possibilità professionali. Sceglieremo una zona della città, effettueremo i rilievi per poi elaborare una proposta progettuale che può funzionare come idea per i professionisti. Coinvolgeremo le due quinte dell’istituto Bovara, sarà il progetto che gli studenti presenteranno alla maturità”.

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